"Dopo boom e scivolate al mio terzo Festival sono la Giusy più vera"

La cantante in gara con "Fa talmente male" inizia una nuova fase: "Suoni pop e solari"

"Dopo boom e scivolate al mio terzo Festival sono la Giusy più vera"

Il bello di Giusy Ferreri è che conserva sempre lo spirito dell'esordiente. Dopo super successi come Non ti scordar mai di me o Volevo te arriva al suo terzo Festival di Sanremo con il fremito di chi continua a mettersi in gioco con lo stesso spaurito candore: «Perciò le mie settimane di vigilia sono belle intense», spiega poco prima di iniziare un pomeriggio di interviste, foto eccetera. Una bella storia pop: la lunga gavetta, il boom dopo X Factor, gli alti e i bassi di una carriera sincera. Ora, tra il suo Sanremo (con il brano Fa talmente male) e il disco Girotondo con tanto di tour (due concerti di anteprima in aprile a Roma e a Milano), c'è di mezzo anche il featuring ne Il giorno e la notte del nuovo disco di J Ax e Fedez, Comunisti col rolex. «Più si è sciolti e liberi, più arrivano soddisfazioni», riassume con un sorriso.

Però di solito, cara Giusy Ferreri, per capirlo ci vuole un po' di tempo.

"Sì in questi anni ho avuto alti e bassi attraversando, senza accorgermene, anche crisi con i miei collaboratori. Insomma in questi nove anni ci sono state scivolate, certo, ma anche tanti momenti esaltanti".

Il momento più esaltante?

"Beh senza dubbio quello tra il 2008 e il 2009, l'album gaetana e poi il disco del 2011".

E quello più deludente?

"Direi che tra il 2012 e il 2013 emotivamente ero abbastanza scarica".

Poi c'è stato il tormentone Roma Bangkok con Baby K.

"Un mega successo che abbiamo presentato in mezzo mondo. Da lì mi è arrivata l'esigenza di essere più semplice, più orecchiabile. Non a caso le musiche del brano in gara a Sanremo sono state scritte dagli stessi autori di Roma Bangkok".

E il testo è di Roberto Casalino, che ha firmato con Tiziano Ferro anche Non ti scordar mai di me.

"Questo brano è più impulsivo rispetto all'ultimo che ho portato in gara al Festival, ossia Ti porto a cena con me. Parla di amore passionale fatto di incomprensioni e tentennamenti. E il mio registro vocale è medio alto".

Giusy Ferreri, la sua voce è potente e riconoscibile e, talvolta, anche criticata per la sua spontaneità irruente.

"Diciamo che nei primi periodi della mia carriera post X Factor avevo arrangiamenti vocali talvolta più singhiozzanti e magari ce n'era qualcuno di troppo. Ora sono ritornata Giusy Ferreri, l'autentica Giusy. E in tutto l'album sono più pulita, più diretta. Tutte le canzoni di Girotondo sono fresche, solari, con suoni moderni e molto pop".

A Sanremo troverà sul palco Carlo Conti e Maria De Filippi.

"Lui è una bella persona con la giusta serenità e la giusta grinta, lei è una grande donna che, oltretutto, fa tanto per i giovani artisti".

Lei ha scelto di cantare Il paradiso di Patty Pravo nella serata delle cover.

"Ho avuto l'imbarazzo della scelta, ma questo brano ha la giusta carica e una grinta nella quale in questo momento mi ritrovo alla perfezione".

Dopotutto Giusy Ferreri ha una lunga esperienza anche nelle cover band, qualcuna addirittura molto rock.

"Un periodo che ricordo molto bene. Quando non lavoravo e non cantavo, leggevo le biografie dei miei artisti preferiti, imparando sempre qualcosa".

La più importante?

"Ho capito e accettato che, facendo questo mestiere, non tutto sarebbe stato così semplice come si poteva percepire dall'esterno. Non solo dal punto di vista artistico ma anche da quello economico".

Risultato?

"Ho imparato ad aspettare. Ho imparato che quando arrivano i periodi più scuri, bisogna soltanto prendere fiato e non perdere gli stimoli. Poi tutto ritorna. È una sorta di autodifesa che mi è stata molto utile".

Il bilancio dopo (quasi) dieci anni di avventura?

"Nonostante tutto, ho capito che cantare è stata la scelta giusta della mia vita. È il mio mondo, non me posso fare a meno e ogni giorno trovo una gioia nuova".

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