Ormai, i brandelli di storia, al cinema, li servono ai ragazzi come se fossero un incrocio tra un videogame e uno splatter. È il caso di 300: l'alba di un impero, sequel (anche se, cronologicamente, avviene contemporaneamente) dell'inavvicinabile 300, che racconta la sfida navale tra i greci, guidati da Temistocle, e la flotta persiana comandata da Artemisia. Sangue a profusione e teste mozzate sono bastati per spingerlo al primo posto tra i film più visti, con 2.401.412 di euro incassati in quattro giorni di programmazione. Meglio, per intendersi, dell'ultimo impalpabile film di Ozpetek, Allacciate le cinture, premiato, comunque, dal pubblico con un secondo posto da 1.563.627 euro. L'Oscar a 12 anni schiavo gli ha fatto mantenere la posizione quattro, come a dire che non c'è stata, tra la gente, la classica corsa a vedere la pellicola trionfatrice della notte hollywoodiana. Curioso, invece, sempre in tema di Oscar, che La grande bellezza, nonostante il sontuoso passaggio televisivo, sia andato in sala portando a casa quasi cinquantamila euro. Tra i debutti, interessante sesto posto per la nuova versione animata di Tarzan, servita in 3D e realizzata in motion capture, con risultato finale eccellente. Nona posizione, invece, per la gradevole commedia La Mossa del Pinguino di Claudio Amendola.
È rimasto fuori dai dieci, il thriller Un ragionevole dubbio che partiva da una buona idea, sciupata poi da una sceneggiatura banale. Nel totale, gli incassi Cinetel sono di 9.688.663, con un -6% rispetto allo scorso week end.
di Maurizio Acerbi
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