Cultura e Spettacoli

"Cambio tutto!", commedia piccola ma dal divertimento illuminante

Inevitabile e spassosa l'immedesimazione nelle difficoltà femminili interpretate da Valentina Lodovini, ma i suggerimenti su come avere una vita che ci somigli valgono per tutti

"Cambio tutto!", commedia piccola ma dal divertimento illuminante

Dopo la mancata uscita in sala a marzo, è ora disponibile su Amazon Prime Video la commedia "Cambio Tutto!", divertente, adatta ai tempi che viviamo e con la brava Valentina Lodovini.

Remake del messicano "Una mujer sin filtro", il film di Guido Chiesa esplora le vessazioni quotidiane cui sono costrette moltissime donne, o almeno quelle che hanno impostato la vita sul malinteso che la rinunciataria accondiscendenza sia una forma d'educazione.

Protagonista è Giulia (la Lodovini), quarantenne che, quando non è bloccata nel traffico, ha a che fare con un convivente approfittatore (Dino Abbrescia), col di lui figlio minorenne e spacciatore, infine con un capo incompetente. A corredo di queste già impegnative figure maschili, la sua routine quotidiana prevede gli apprezzamenti pesanti del muratore all'angolo, l'insonnia causata dai rave casalinghi del vicino di casa e i messaggi notturni di un ex (Libero De Rienzo) prossimo al matrimonio. Nessuna speranza di consolarsi con la solidarietà femminile: Giulia è per la sua migliore amica solo un secchio in cui rigettare deliri sentimentali, mentre la sorella non ha occhi che per il gatto. Le vie di fuga dall'ansia per lei sono ormai brevettate ma anche inefficaci: vaschette di gelato e farmaci. Quando però la donna si decide a far visita a un consulente olistico (Neri Marcorè), guru che le sblocca la capacità di reagire, tutto cambia o meglio, come recita il titolo, è lei a cambiare tutto. Giulia, divenuta senza filtri e con arretrati enormi in termini di frustrazione, comincia a relazionarsi al mondo in maniera aggressiva. Il passo successivo sarà calibrare l'energia ritrovata, ossia imparare a farsi rispettare senza perdere il controllo. La strada è lunga.

"Cambio tutto!" costituisce un'ora e mezza di svago ma la sua spensieratezza ha il vantaggio secondario di elargire qualche dritta in campo esistenziale. Al centro della narrazione c'è la stessa ricerca di equilibrio che, cinematograficamente, pare auspicata dal film: quella tra aderenza ai cliché, riflessione e voglia di una leggerezza nuova.

Facile per molte l'immedesimazione nei panni di una donna schiava della bilancia (anche se la Lodovini non è credibile sia 70 kg) e che si pensa abbia il ciclo ogni qualvolta non si attenga al comportamento che ci si aspetta da lei. Il film racconta a quali pressioni sia sottoposta una donna moderna, chiamata a incarnare al meglio la sintesi delle più spericolate dicotomie, su tutte quella tra angelo del focolare e business woman. Materna ma sexy, indipendente ma accudente, nell'impresa impossibile di essere, in maniera efficiente, tutte le donne possibili, ad andare in corto circuito è il vero Sé. Una persona finisce non solo con il non assomigliare a se stessa, ma anche col non sapere minimamente chi sia. Vale anche per gli uomini, la cui odierna inadeguatezza si esprime nelle tipologie ben rappresentate nel film: ci sono l'eterno festaiolo, il viscido, il peso morto a carico e infine il privo di attributi.

Per evadere da prigioni mascherate da confort zone e che di confortevole in realtà non hanno nulla se non una cronicizzata sensazione di familiarità, il film suggerisce di prendersi il giusto tempo. L'opportunità di fare pulizia delle situazioni ambigue non è però alla portata di tutti e il finale appare un po' troppo favolistico, visti i tempi.

Ad ogni modo, "Cambio tutto!" è tanto buffo nel dipingere come sia spesso ingenuo fare affidamento sull'altrui intelligenza, quanto utile nel suggerire che essere autentici sia il primo passo per aprirsi a una "conquista" del mondo priva di preconcetti invalidanti.

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