Dopo il suo Lincoln, il presidente più amato è lui. Di giuria, d'accordo, ma quando la Croisette chiama e Steven Spielberg risponde, significa che la 66esima edizione del Festival di Cannes (dal 15 al 26 maggio) parte avendo già in tasca il massimo di risonanza. Un colpaccio, messo a segno con lo chic disinvolto dei cugini d'oltralpe. «Quando mi ha detto: Telefono, casa, ho capito. Finalmente!», racconta Thierry Frémaux, delegato generale del festival, a proposito del sì di Spielberg, lungamente corteggiato dagli organizzatori di Cannes, ma finora impegnato coi suoi progetti. E così, dopo Clint Eastwood, un'altra star di Hollywood regolerà i giochi cine-politici sulla Croisette. «La memoria del mio primo festival di Cannes risale a 31 anni fa, col debutto di E.T. È uno dei ricordi più vibranti della mia carriera. Da oltre sei decadi, Cannes serve da piattaforma per lanciare e far scoprire film straordinari», ha dichiarato Spielberg, classe 1946.
Abbonato a Cannes, dove ha portato Sugarland Express (1974), all'epoca in cui presiedeva René Clair e Francis Ford Coppola prese la Palma d'oro, E.T. (1982) e Il colore viola (1986), il cineasta e produttore dalla quarantennale splendida carriera è l'uomo giusto al posto giusto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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