A Casa Mika ci sono troppe porte girevoli

A Casa Mika ci sono troppe porte girevoli. Il fatto è che la "fluidità" a tutti i costi forse non è così facile da recepire per tutti

A Casa Mika ci sono troppe porte girevoli

Un viaggio onirico, ma anche una passeggiata poetica, ma anche un'incursione nella realtà, ma anche un salto nel passato, ma anche una scoperta di pezzi d'Italia, ma anche un gioco ironico e sexy. Insomma, forse sta in questi «ma anche» il motivo per cui un programma bello, ben studiato, ben girato con un enorme lavoro di montaggio e post produzione come Stasera casa Mika non ha fatto così tanta presa sul pubblico nella puntata di debutto, martedì su Raidue.

Certo un 9 per cento di share e un milione 842mila spettatori non sono pochi, anche perché siamo sul secondo canale. Però la prima puntata dello scorso anno aveva registrato ben cinque punti percentuali in più e quasi il doppio degli spettatori. E, considerando che lo show costa molto, probabilmente ci si aspettava qualcosa di più.

Il fatto è che la «fluidità» a tutti i costi (scelta consapevole del cantante e dei suoi autori), cioè il passare da un argomento all'altro, da uno stile all'altro, da un'epoca all'altra, da una Littizzetto spara-cavolate a una Littizzetto poetica verso gli adolescenti bullizzati, il tutto (s)legato da continue porte girevoli che non ti danno il tempo di capire dove eri prima e dove sei dopo, forse non è così facile da recepire per tutti.

Insomma, il programma è una torta Chantilly con tanta panna montata, ma non adatta a tutti i palati.

Comunque ci sono altre tre puntate da gustarsi e anche il tempo per recuperare un po' di spettatori. In ogni caso quello di Mika resterà uno show che ha segnato la differenza, un vero tentativo di fare qualcosa di nuovo.

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