Era un po' di tempo che Adriano Celentano non esprimeva le sue opinioni sulla politica attuale. L'occasione però gliel'ha data il Fatto Quotidiano. E così il Molleggiato è tornato a dire la sua. Il cantante italiano rimane un fervido sostenitore pentastellato: "È in atto un cambiamento e il merito va a un uomo solo: Beppe Grillo. Senza di lui rischiavamo altri 50 anni di macerie come quelle create dall'ipnotica cultura della Democrazia Cristiana, dei socialisti, fascisti e comunisti", scrive il cantante pur imputando all'ex comico genovese alcuni sbagli: "Un'impresa che non manca di qualche errore".
Ma il dito del Molleggiato è puntato contro il premier Matteo Renzi, reo di volere una "dittatura democratica" e "colpevole del peggior disegno di riforma del Senato che distruggerebbe la già debole sovranità popolare".Celentano: "Senza Grillo rischiavamo 50 anni di macerie"
Celentano poi attacca Renzi: "Preferisce una dittatura democratica"
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