Che energia i Beatles alla conquista dell'America

Antonio Lodetti

Un multitraccia a tre piste d'epoca e il suono grezzo dei concerti dal vivo... Così nacque The Beatles: Live at the Hollywood Bowl, riassunto degli epocali concerti del 1964 - '65 dei Beatles in America. L'album, che documenta la conquista degli States da parte dei Beartles, uscirà il 9 settembre (con inediti rispetto alla versione - da tempo irreperibile - del 1977. Il disco accompagna il film (che sarà nelle sale dal 15 settembre per una settimana) Eight Days a Week. The Touring Years (approvato dai Beatles e dai loro eredi) che ripercorre la prima parte della carriera dei «baronetti» dagli esordi nelle cave di Liverpool all'ultimo show al Candlestick Park di San Francisco. Il concerto, che vede i quattro all'apice della creatività, alterna classici del r'n'r come Twist & Shout e Roll Over Beethoven (omaggio a Chuck Berry) ai pezzi storici della band come She Loves You e Help, passando per pezzi mai mai pubblicati all'epoca quali You Can't Do That, I Want to Hold Your hand (il brano con cui conquistarono gli Usa), Everybody's Trying to Be My baby, baby's In Black..

L'atmosfera di quegli show è ben descritta da George Martin che scrive: Per chi non c'era è impossibile credere al caos, direi quasi al panico, che regnava a questi concerti. I Beatles non potevano sentire la loro esibizione, coperti dal suono prodotoo da 17mila polmoni sani e giovani che avrebbero sovrastato un aeroplano».

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