Cher senza freni «Lady Gaga è soltanto una mia allieva»

Quando si siede è immobile come un Buddha di marmo. Muove solo le pupille e, casomai, le labbra quando parla con accento peraltro sguaiato assai. «Good to see you again». Però che voce. Cher non passava dall'Italia da quattordici anni, non incideva dischi da dodici e quasi dieci anni fa aveva fatto il tour dell'addio alle scene. Figurarsi. Ora è tornata e, se le chiedete perché, capirete come mai sia l'unica cantante del mondo ad aver piazzato canzoni al primo posto in classifica per ben sei decenni di fila: «Mi ero dimenticata della possibilità di poter fare un disco». Ah, il bel divismo di una volta: una risposta così disinnesca ogni replica. In ogni caso, alla faccia degli evidenti stratagemmi chirurgici e dei 67 anni incorniciati da un fisico comunque miracoloso, il premio Oscar Cherilyn Sarkisian LaPierre, nata in California due o tre vite fa, ha appena pubblicato il cd Closer to the truth, stasera sarà all'Arena di Verona con Gianni Morandi in diretta su Canale 5 e su Rtl 102.5 («Me la chiesto», duetterà in Bang bang e canterà il singolo Woman's world) e poi continuerà a spargere massime a modo suo: «Ho detto che Madonna è una stronza? È il mio senso dell'ironia». «Miley Cyrus e Lady Gaga? Io ho aperto una porta e loro l'hanno spalancata. Avrei dovuto collaborare con Lady Gaga ma poi non se ne è fatto più nulla». «Il mio tweet contro Barilla? E' una reazione alla fesseria che aveva detto. Comunque mi hanno detto che la sua pasta fa schifo e comunque non l'ho mai mangiata». In ogni caso, Cher non usa mezze misure: è democratica, supporter di Hillary Clinton, arrabbiata contro il Tea Party che sabota Obama («Ho avuto 11 presidenti, mai visto tanto odio») e non si fa problemi a prendersela con il Putin anti gay o con i pregiudizi contro le donne. In fondo lei è sempre - proprio come il titolo di uno dei nuovi brani - «Dressed to kill», vestita per uccidere.

Certo, se potesse usare qualche muscolo del volto in più, per esprimersi non sarebbe obbligata a usare solo le parole. Avrebbe anche le espressioni, o le pieghe del sorriso che è sempre così melanconico, sensuale, dannatamente vintage.

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