Chiara Ferragni contro il cyberbullismo: la sua bambola finanzia una no-profit

L’imprenditrice digitale, prima vittima del cyberbullismo, ha deciso di sostenere l’operato di un’organizzazione no profit che opera contro questa piaga sociale, mettendo in vendita l’edizione limitata della sua bambola peluche

Chiara Ferragni contro il cyberbullismo: la sua bambola finanzia una no-profit

Con l’uso smodato dei social media il cyberbullismo è diventato una vera e propria piaga sociale. Ne sa qualcosa Chiara Ferragni, una delle influencer più bersagliate e prese di mira dagli haters. Questa volta però la bella imprenditrice digitale ha deciso di usare chi disprezza e sputa veleni sul web a proprio vantaggio, per incentivare la lotta al cyberbullismo.

Attraverso i suoi account social Chiara Ferragni ha lanciato un’iniziativa volta a sostenere l’associazione no profit Stomp Out Bullying, nata nel 2005 per prevenire gli abusi digitali e il bullismo online. La mission? Raccogliere donazioni per sostenere l’organizzazione, vendendo un’edizione limitata della sua famosa bambola di pezza, Chiara Ferragni Dolls, realizzata da Trudi in occasione del suo matrimonio con Fedez. Il pupazzo, in vendita al costo di 35 euro, è già andato sold out sul sito dell’influencer “The Blonde Salad” ma presto sarà disponibile su altre piattaforme online.

Attraverso le stories di Instagram la Ferragni ha raccontato come questo argomento la tocchi nel profondo e come è nata l’idea di sostenere l’associazione: “Il Cyberbullismo è un argomento che mi sta molto a cuore. Io faccio fatica a ricordare un momento della mia vita in cui non ho ricevuto commenti negativi. All’inizio mi facevano molto male, soprattutto nell’adolescenza quando queste foto erano il mio primo modo di esprimermi ed essere valutata dagli altri. Con il tempo ho imparato che è più facile scrivere un commento negativo e che non dovevo farmi condizionare da nessuno. Mi ricordo all’inizio del Blog (The Blonde Salad ndr) che la direttrice di un giornale era stata particolarmente cattiva nei miei riguardi, lì qualcosa è scattato nella mia testa.

Tutti siamo vittime del cyberbullismo, ma alcuni sono toccati profondamente. Per questo, visto che il tema mi rappresenta, ho deciso di associarmi a Stomp Out Bullying e di sostenerli con la vendita speciale della mia bambola Trudi”.

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