Il cinema d'autore è sempre più in crisi

Il cinema d'autore è sempre più in crisi, se non di idee, certamente di spettatori, anche se le due cose vanno di pari passo. Ad esempio Le confessioni (uscito lo scorso giovedì), il film di Roberto Andò con un cast d'eccezione che comprende attori del calibro di Toni Servillo, Pierfrancesco Favino, Daniel Auteuil. Ebbene, le cifre al botteghino parlano di 569.793 euro, superiori al precedente lavoro di Andò (Viva la libertà aveva debuttato con 355mila euro), però al di sotto di quelle che potevano essere le aspettative. Si pensi, ad esempio, che Lo chiamavano Jeeg Robot è ritornato in sala (così come il pluripremiato Perfetti sconosciuti, decimo), dopo le vittorie ai David, chiudendo al quinto posto della classifica del fine settimana, con 540.990 euro in cassa, appena una posizione sotto Le confessioni. Tra i film nuovi, chi è andato meglio è stato Zona d'ombra, l'interessante pellicola interpretata da Will Smith che racconta la battaglia che combattè il medico Bennet Omalu per far accettare alla NFL che il football americano fosse uno sport rischioso, a seguito delle malattie degenerative del cervello che colpivano alcuni giocatori vittime dei ripetuti colpi subiti alla testa.

Il film ha chiuso la sua prima corsa finendo sul gradino più basso del podio, dietro Il libro della giungla (che ha già superato i 6,5 milioni di euro) e Nonno scatenato. Entra nella top ten, tra i nuovi, anche il bel thriller Codice 999, con Kate Winslet. Peccato che un gioiellino come Truman un vero amico è per sempre, sia stato snobbato dal pubblico, chiudendo solo sedicesimo.

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