Cultura e Spettacoli

Il Codice Da Vinci e il duello con la Chiesa

Il codice Da Vinci è il film con Tom Hanks tratto dal romanzo omonimo di Dan Brown che è stato accolto con aspre critiche da parte della Chiesa

Il Codice Da Vinci, il film con Tom Hanks criticato dalla Chiesa

Il codice Da Vinci, che andrà in onda questa sera alle 21.30 su Tv8, è il film che il regista Ron Howard ha tratto dal romanzo omonimo di Dan Brown. Vero e proprio caso editoriale, Il codice Da Vinci è un thriller ambientato in una Parigi piena di misteri e di intrighi volti a portare in superficie la vera storia di Gesù e del Santo Graal, in una rivisitazione di alcuni dogmi religiosi. Il romanzo, che ha avuto vendite da capogiro, ha introdotto nel mercato editoriale il personaggio del professore Robert Langdon, che sul grande schermo è stato interpretato da Tom Hanks, che poi riprese il ruolo nei sequel Angeli e demoni e Inferno.

Il codice Da Vinci, la trama

Robert Langdon (Tom Hanks) è un professore, esperto d'arte e simbologia: giunto a Parigi per una serie di conferenze, l'uomo viene coinvolto suo malgrado nelle indagini inerenti la morte di Saunière, curatore del famoso museo parigino del Louvre. Poco prima della morte, infatti, l'uomo ha vergato un messaggio cifrato con il suo stesso sangue, in cui faceva anche il nome del professore, rendendolo uno dei maggiori sospettati agli occhi delle autorità.

Il capitano Fache (Jean Reno) è convinto della colpevolezza dell'uomo, ma Langdon riesce a scappare grazie all'agente Neveu (Audrey Tatou), che altri non è che la nipote del curatore ucciso da un soldato albino (Paul Bettany). Ben presto Robert e Sophie Neveu, seguendo una serie di tracce e simboli, capiscono che dietro la morte di Saunière ci sono membri dell'Opus Dei e che tutto ruota intorno alla leggenda del Santo Graal, la coppa sacra da cui Gesù bevve durante l'Ultima Cena. Ma se il Santo Graal fosse qualcos'altro? Per i due protagonisti inizia una vera e propria corsa contro il tempo: non solo per svelare il segreto, ma anche per salvare Robert Langdon da un'accusa ingiusta.

La Chiesa contro Il codice da Vinci

Una delle particolarità della storia di Dan Brown portata sul grande schermo da Ron Howard è l'introduzione di una teoria secondo cui il Santo Graal non sia affatto una coppa come è stato tramandato dalla tradizione, ma un simbolo che rappresenta la discendenza di Gesù Cristo. Secondo la teoria portata avanti tanto dal romanzo quanto dal film, infatti, Gesù non viene riconosciuto come figlio di Dio, ma come un grande uomo che, per quanto importante per la storia, era comunque un mortale, in grado di riprodursi. Ne Il codice Da Vinci si parla molto di questo aspetto umano della divinità e, soprattutto, dell'amore tra Gesù e Maria Maddalena, che avrebbe dato la vita a una figlia, il sangue reale del figlio di Dio. Una teoria e un tema, quelli trattati dal film, che hanno spinto la Chiesa a reagire.

Come viene riportato da La Stampa, infatti, quando Il codice Da Vinci arrivò al cinema il Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, Monsignor Angelo Amato, invitò a boicottare il film perché esso conteneva una serie di "calunnie, errori storici e teologici nei confronti di Gesù, dei Vangeli, della Chiesa". Poi Amato ha continuato dicendo che queste "calunnie, offese ed errori se fossero stati indirizzati al Corano o alla Shoah avrebbero provocato giustamente una sollevazione mondiale", ma che "se rivolti alla Chiesa e ai cristiani rimangono impuniti".

Forti sono stante anche le reazioni del predicatore della Casa Pontificia, Cantalamessa, dopo che un poster del film era stato affisso a Roma, sui ponteggi che venivano usati per il restauro della Chiesa di San Pantaleo. Cantalamessa, che arrivò ad ottenere la rimozione del poster del film, disse: "Si fa un gran parlare del tradimento di Giuda e non ci si accorge che lo si sta rinnovando; Cristo viene ancora venduto, non più ai capi del sinedrio per trenta denari, ma a editori e librai per miliardi di denari...

Nessuno riuscirà a frenare questa ondata speculativa, che anzi registrerà un'impennata con l'uscita imminente di un certo film".

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