Come all'epoca di Stephane Lissner, il primo della terna dei sovrintendenti stranieri alla Scala, con Dominique Meyer si torna all'accento sull'ultima «e». Mesi fa si disse: basta con gli stranieri. Infatti, sono stati rimandati al mittente i milioni dei sauditi, mentre accade che dopo il francese Lissner e l'austriaco Pereira, la scelta del nuovo sovrintendete della Scala sia caduta di nuovo su un manager non italiano.
Guida il teatro della città musicale per eccellenza e dove più della metà del bilancio, che è di 124 milioni, simile a quello della Scala, deriva da finanziamenti pubblici. Alla Scala, invece, i soldi pubblici coprono invece solo 1/3 del bilancio anche se sulla scelta del sovrintendete a pesare sono stati i no di chi rappresenta gli enti pubblici. PAF
Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.