"Colpo in testa, botte e pistola in bocca...". Così Brumotti ha inseguito i rapinatori

Disavventura che sarebbe potuta finire in tragedia per Vittorio Brumotti a Los Angeles, picchiato e rapinato da un branco di balordi armati

"Colpo in testa, botte e pistola in bocca...". Così Brumotti ha inseguito i rapinatori

Vittorio Brumotti si trova ancora in America, nonostante la disavventura che l'ha visto protagonista a Venice, quartiere di Los Angeles. Il popolare inviato di Striscia la notizia ha scelto gli States per un periodo di vacanza e per girare nuovi video a bordo della sua bicicletta. Qui, Brumotti è stato aggredito da un gruppo di ragazzi di colore, che l'hanno rapinato e gli hanno infilato una pistola in bocca. Tanta la paura per Vittorio Brumotti, soprattutto perché l'inviato si trovava in vacanza con la compagna e alcuni amici.

Nell'intervista rilasciata a la Stampa, Brumotti ci tiene a specificare: "Non un’aggressione ma una rapina a mano armata. C’è chi va dallo psicologo per queste cose... Il sottoscritto purtroppo è abituato a subire fatti simili". Infatti, i servizi dell'inviato di Striscia la notizia si caratterizzano per la pericolosità delle zone in cui Brumotti opera, solitamente le piazze di spaccio più calde del Paese, ma quanto accaduto a Los Angeles non gli era mai successo in Italia: "Mi hanno rapinato, malmenato, puntato la pistola in bocca e dato un colpo in testa con un’altra pistola, ma ho avuto la prontezza di inseguire gli aggressori per 500 metri fino a che hanno perso la pistola e un telefono, che sono riuscito in un secondo momento a recuperare".

Nonostante tutto, Vittorio Brumotti ha avuto sangue freddo per filmare l'aggressione e fare una denuncia mediatica, oltre che legale, di quanto accaduto. Sono stati momenti convulsi per l'inviato, che solo ad aggressione iniziata si è reso conto di essere in una situazione di pericolo. "Non abbiamo percepito la pericolosità della situazione, perché era un quartiere molto tranquillo", ha spiegato Brumotti,che poi ha proseguito: "Nel momento in cui si sono avvicinati non pensavo a una rapina, sinceramente pensavo a qualcosa di legato al mio lavoro... È avvenuto tutto molto velocemente ma sono riuscito a mantenere la freddezza".

Vittorio Brumotti è anche riuscito a portare i suoi rapinatori sotto alcune videocamere di sorveglianza, che dovrebbero aver ripreso la scena e, forse, anche i volti per l'identificazione. Nonostante tutto, l'inviato ha deciso di terminare il suo viaggio negli States: "Per me non cambia nulla, sono abituato a questo genere di situazioni, ci so convivere".

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