Commedia romantica ma non stucchevole

Di questi tempi, è tutto grasso che cola. Prendete questo fine settimana quando in sala fanno uscire soltanto un film, questo Sposa in rosso che proverà a racimolare qualche spettatore non ancora sui lidi e ai monti

Commedia romantica ma non stucchevole

Di questi tempi, è tutto grasso che cola. Prendete questo fine settimana quando in sala fanno uscire soltanto un film, questo Sposa in rosso che proverà a racimolare qualche spettatore non ancora sui lidi e ai monti. Una commedia romantica, ma non stucchevole, come invece spesso capita di vedere sul grande e piccolo schermo. Niente di clamoroso, sia chiaro, ma tutto sommato un prodotto godibile al fresco dell'aria condizionata in sala.

Intanto, prova a partire da un assunto concreto come la precarietà nella quale si sono trovati in tanti, causa pandemia. Roberta (Sarah Felberbaum), organizzava giri turistici a Malta, ma da due anni il Covid ha fermato tutto. León (Eduardo Noriega) aspetta un finanziamento per un suo progetto come reporter, ma c'è sempre qualcosa che glielo strappa via. Come incontrare, appunto, Roberta su un bus a Malta, mentre le si rompono le acque, finendo coinvolto, suo malgrado, nel parto. Anche troppo. La donna, pur essendo di famiglia benestante, vuole fermamente indipendenza e libertà e non accetta aiuti dai genitori, in particolare dalla mamma. Oltretutto, il vero padre vuol portarle via il bimbo e senza una solida prospettiva economica lei non potrà nemmeno difendersi in tribunale. Ecco la proposta a León: «E se ci sposassimo per finta, così i parenti ci riempirebbero di buste con soldi?».

Uno stratagemma, come spesso siamo costretti a fare, in Italia, per far quadrare i conti. Dopo un iniziale dubbio l'uomo decide di accettare e i due partono per la Puglia, dove li attendono personaggi conosciuti. Dino Abbrescia è il fratello di Roberta e fiuta che qualcosa non torna, nella storia raccontata dalla sorella. Anna Galiena è la madre invadente, sposata con Massimo Marchetti che, come la figlia, vorrebbe anche lui i suoi spazi.

E c'è Massimo Ghini, amico di Léon che dovrà fingersi prete per celebrare il finto matrimonio, con l'aiuto di Cristina Donadio, zia della futura finta sposa. Questo cast di supporto è perfetto per tenere in piedi le quasi due ore (eccessive) di commedia. Che soffre di qualche rallentamento, ma che, tutto sommato, centra il suo obiettivo di intrattenere, in sala, ad agosto.

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