Il Commissario come Sanremo batte se stesso: ascolti da record

«La giostra degli scambi» episodio più visto di sempre: 45,1 per cento di share. Risultati favoriti dall'effetto Festival e dalla «fuga» dell'Isola

Il Commissario come Sanremo batte se stesso:  ascolti da record

Baglioni e Zingaretti forever. Grazie a loro la Rai mette a segno una settimana da record. Prima la cinquina di serate del Festival dai risultati più alti del Millennio in corso. Poi, subito dopo, il lunedì con il Commissario Montalbano più visto di sempre. L'episodio La giostra degli scambi, tratto dall'omonimo romanzo di Andrea Camilleri, ha realizzato infatti ben 11 milioni 386 mila spettatori con il 45,1% di share. Insomma, quasi un italiano su due l'altra sera era sintonizzato sul primo canale. Numeri praticamente da Sanremo: se fosse durato fino all'una di notte avrebbe addirittura superato lo share di una delle serate del Festival. In ogni caso, un momento d'oro per il primo canale Rai. Certo, un enorme successo del Commissario era atteso visto gli ascolti di tutti i precedenti episodi, però questi numeri sbaragliano ogni aspettativa. A favorire il record sono stati due elementi, oltre ovviamente alla qualità della fiction: la programmazione dell'episodio, subito dopo Sanremo, studiata per cavalcare l'onda della kermesse canora, e la decisione di Mediaset di lasciare strada libera al Commissario spostando l'Isola dei famosi a ieri sera. Certo, mantenere il reality al lunedì avrebbe voluto dire mandarlo al naufragio, però certamente avrebbe portato via qualche punto di share a Raiuno. Si è preferito proteggere lo show (visto anche quanto costa realizzarlo all'altro capo del mondo).

Ovviamente grande soddisfazione in Rai. Il direttore di Raiuno Angelo Teodoli, raggiante per il filotto di risultati avuti dall'inizio di gennaio, gongola anche per i numeri dei programmi in onda lunedì prima e dopo Montalbano - I soliti ignoti e Che fuori tempo che fa - che hanno goduto della grancassa del Commissario. La direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta sottolinea il successo del tv movie sul pubblico giovane, che non è una cosa scontata per il primo canale (che sta cercando di recuperare terreno proprio su questo fronte): «Sulle donne tra i 15 e i 24 anni ha ottenuto il 46 per cento di share e sul target di istruzione alta, i laureati, addirittura il 59,2 per cento».

Visti questi dati, forse ci si può permettere anche qualche appunto. C'era proprio bisogno - ci si domanda - di inserire scene così cruente come quella in cui l'assassino uccide le vittime, picchiando e strangolando la ragazza, girate nei minimi dettagli? Si potevano anche solo accennare e sfumare, così come le scene di sesso, visto che a quell'ora ci sono ancora molti ragazzini a guardare la tv. Del resto, quei momenti non aggiungono niente al racconto e, senza, non si sarebbe perso alcun punto di share. Da un po' di episodi, gli sceneggiatori indugiano sul sangue e sul sesso. Certo, si tratta di gialli e così li scrive Camilleri, però non è detto che tutto si debba replicare in televisione. E immaginiamo che gli sceneggiatori della Palomar, la casa di produzione, non sappiano più cosa inventarsi in un paese siciliano in cui accadono più omicidi che a Bogotà. Però, si tratta sempre di Raiuno.

Lunedì prossimo, la cronaca nera sarà allietata da un matrimonio, quello di Montalbano. Forse.

LR

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