Sì, è vero, in autunno la tv di Stato (con anticipo estivo a partire da lunedì) avrà un'impronta sovranista e populista. In consonanza con il voto elettorale. E alcuni programmi avranno un chiaro indirizzo che verrà garantito da alcuni nomi importati da viale Mazzini. Però, dai, non dimentichiamoci che la Rai è una grande azienda, fatta di molti canali, di molte trasmissioni e di molti volti. E che da sempre conserva gli anticorpi per sopravvivere a qualsiasi passaggio politico, anche il più travolgente come quello che stiamo vivendo. Dunque, nella prossima stagione televisiva 2019/2020, sulla tv di Stato non vedremo solo conduttori, opinionisti, giornalisti che cercano di dimostrare la fondatezza delle tesi di Salvini o di Di Maio sulle questioni immigrazione, Europa, Flat Tax... Perché non ci si può dimenticare completamente di quello che vuole il pubblico e cioè programmi di intrattenimento godibili per passare qualche ora serena. E, dunque, ecco quello che si vedrà da settembre, senza certezze perché i palinsesti sono stati presentati l'altro ieri in consiglio di amministrazione ma non sono ancora stati approvati e quindi resi ufficiali.
Su Raiuno, la rete più importante, oltre a Roberto Poletti in conduzione a Unomattina e a Monica Setta alla guida di una specie di Mi manda Raitre subito a seguire, alla mattina continueremo a vedere Eleonora Daniele a Storie italiane e a mezzogiorno Elisa Isoardi alla Prova del cuoco. Nel primo pomeriggio, dopo Vieni da me (non si sa ancora se con Caterina Balivo) e la soap Il paradiso delle signore, arriverà Lorella Cuccarini alla Vita in diretta. Un rientro importante di un'artista che si è dichiarata vicino alle posizioni salviniane, ma che ha anche una lunga carriera alle spalle. Accanto a lei ci potrebbero essere i giornalisti (interni Rai) Milo Infante, dai tempi lontani di Bossi su posizioni leghiste o Alberto Matano, che invece servirebbe per riequilibrare la bilancia verso i 5 Stelle.
E veniamo al palinsesto più importante, il prime time, la cassaforte di tutta l'azienda. Nonostante i proclami da parte della direttrice Teresa De Santis di darne una nuova impronta, almeno allo stato attuale non si vede niente di nuovo all'orizzonte e tantomeno di rivoluzionario. Tanto che la prima serata è stata infarcita di fiction: di domenica, lunedì, martedì e giovedì. Solo il venerdì sarà dedicato al varietà con il solito Tale e quale di Carlo Conti. Al sabato torna Alberto Angela con i suoi bellissimi documentari e, più avanti nella stagione autunnale, si sta pensando a uno show con Gigi D'Alessio e Vanessa Incontrada. Ma il nodo cruciale su cui la dirigenza si gioca la faccia è la domenica sera: spostato Che tempo che fa su Raidue (per volere diretto di Salvini) non c'è stata altra soluzione che rimettere in quello spazio la fiction. Si comincia con Un passo dal cielo, protagonista Daniele Liotti e si continua con le solite repliche di Montalbano, sempre buono quando non si sa cosa mandare in onda. Insomma, la stessa programmazione che c'era prima di due anni fa quando Fabio Fazio andava in onda sul terzo canale. Ma non si era detto e stradetto che la fiction costa molto di più di Che tempo che fa e realizza più o meno i medesimi ascolti? Considerazioni che, evidentemente, non valgono più per la dirigenza sovranista. Ma per i bilanci sì... Ah, ovviamente, alla domenica pomeriggio resta Mara Venier e, a seguire, forse un nuovo programma con Pierluigi Diaco al posto di quello con Cristina Parodi.
Per quanto riguarda Raidue, Freccero vuole portare a compimento in autunno la sua idea di rete, volta a catturare il pubblico giovane. La maggior parte dei programmi sarà indirizzato a questo target, tranne Che tempo che fa di Fazio e Amici miei, show ispirato allo spettacolo teatrale di Giovanni Veronesi A ruota libera, con Sergio Rubini, Alessandro Haber, Rocco Papaleo, Margherita Buy, tra spirito arboriano e goliardate.
Nel primo pomeriggio arriva Carlo Cracco con una sorta di «dating show» culinario e «brandizzato», che significa con sponsor all'interno del programma. Torna anche il Collegio che tanto ha fatto impazzire i ragazzi nell'ultima edizione. Raitre continuerà nella sua tradizione di informazione, riflessione e opinione più vicino al sentire della sinistra.
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