Cultura e Spettacoli

Il coraggio di essere contro di Albano

Inutile dire che il festival di Sanremo per la nostra Italia è come una partita dei mondiali della nazionale. Un fenomeno straordinario dove il record di ascolti è detenuto dal trio Bonolis, Mazzi e Presta con un 50,80 per cento di share nell'edizione del 2005, ma dove anche negli ultimi anni con la conduzione di Carlo Conti si è arrivati oltre al 40 per cento. Tutti volano a Sanremo quasi fosse la panacea di qualsiasi male professionale. Esserci è un imperativo categorico per chiunque e sinceramente vivere il Festival è un'esperienza molto interessante perché profondamente legata al costume della nostra società. Non basta però esserci ma anche non cadere in trappole comunicative che potrebbero inficiare anche il risultato della competizione canora. Così spesso accade che le interviste diventino un profluvio di dichiarazioni tendenzialmente scontate o di micro vendette personali.

Controtendenza rispetto a questo mondo festivaliero il nostro menhir contemporaneo, Albano Carrisi, in un'intervista ha detto cose controtendenza: «canterei subito per Trump» per poi aggiungere «Putin è un leader» dimostrando, qualora ce ne fosse bisogno, coraggio e anticonformismo.

Commenti