Corsi innesca una gradevole Reazione a catena

Con quel baffetto d'altri tempi, con quel tono sommesso ma non troppo, con quell'espressione serena ma non noiosa, con quelle delucidazioni di chi ha un retroterra culturale, Gabriele Corsi sembra, per quanto si possa comprendere dalle prime puntate, una buona scelta per Reazione a catena.

Era giusto, durante le puntate estive, provare un volto nuovo per Raiuno, trovare un nuovo conduttore maschile per smistare i quiz e gli show appannaggio di Carlo Conti, Amadeus, Timperi e (di ritorno a settembre) Flavio Insinna. Gabriele Corsi, poco noto al grande pubblico del primo canale, conosciuto come componente del Trio comico Medusa, con una lunga militanza televisiva e una più recente esperienza in conduzione (da Real Time a Raidue), ha conquistato la tolda di comando del quiz preserale del primo canale semplicemente con i provini. «A me piace tantissimo giocare e scommettere», ci ha raccontato in un'intervista al debutto e questo deve essere piaciuto agli «esaminatori».

Dunque, Corsi non si è presentato con spavalderia o con esuberanza, anzi all'inizio è apparso un po' emozionato e ingessato, perché sapeva bene con quali «mostri sacri» di Raiuno si sarebbe dovuto confrontare: gli spettatori abituati ad Amadeus si sono ritrovati un volto diverso e avrebbero potuto anche rigettare il nuovo arrivato.

Invece i primi risultati paiono confortanti: mercoledì il game ha ottenuto 3.498.000 con 21.8% di share, lunedì al debutto 3.661.000 spettatori con il 22.11%, superando anche se di poco il concorrente su Canale 5.

Corsi ha tempo tutta l'estate per farsi le ossa come uomo- quiz.