Cuore di mamma batte iena predatrice 2 a 1. Succede nel caso di Katie Holmes, la dolce attrice che ha potuto finalmente divorziare da Tom Cruise - nonostante i bastoni tra le ruote messi da Scientology, la setta cui «Top Gun» è devoto da decadi -, ottenendo la custodia esclusiva della loro figlia, Suri. Ma rinunciando a ogni pretesa sul patrimonio dell'ex marito, sebbene ne avesse diritto. Tom si limiterà a versare ogni anno 400mila dollari (319mila euro) per le «spesucce» della bambina. Le stranezze di Tom sono sotto gli occhi di tutti ormai da tempo, per cui l'ex signora Cruise preferisce far crescere la figlia di 6 anni al riparo da certe negative influenze paterne, anche a costo di rinunciare a ciò che le sarebbe dovuto.
Perché questo è il punto: i divi di Beverly Hills all'inizio della loro carriera valgono un tot, ma quando sono ascesi al punto più alto del loro percorso da stelle, il cachet sale. E salgono anche le pretese delle rispettive consorti: di solito, è il maschio quello che guadagna di più. Tornando al cash, Katie Holmes deve aver barattato le sue «miti» pretese economiche con la possibilità di educare Suri in modo quasi normale, archiviando tacchi a spillo, unghiette laccate, popcorn supercostosi e altre amenità da pupo vip davvero insopportabili. E soprattutto: niente scuole e college sotto la supervisione di Scientology. E dire che Tom ogni anno versa 600mila dollari alla ex Nicole Kidman.
Però, che cosa dovrebbe dire Mel Gibson, che nella top ten dei divorzi più costosi di Hollywood viene al primo posto? Quando l'attore, regista e produttore australiano ha lasciato la moglie Robyn Moore, le ha dovuto mollare 425 milioni di dollari: i due avevano sette figli, lei l'aveva sostenuto mentre, da attore squattrinato, si sbatteva in cerca del copione giusto, per cui il patrimonio di Braveheart è andato quasi in fumo. Né è andata meglio dopo, all'alcolico autore di The Passion, fresco di divorzio dalla seconda moglie Oksana Kolesnykova, conosciuta sul set. Eppure, l'esperienza bruciante di quella metà di patrimonio ceduta così, alla prima signora Gibson, solo per aver rinunciato all'accordo prematrimoniale, nel 1980, avrebbe dovuto insegnargli qualcosa. D'altronde, uno che con The Passion incassa 600 milioni di dollari, può restare immune dagli attacchi dello squalo-moglie? Ormai è noto che anziani registi, tipo Woody Allen, si vedano costretti a sfornare un film dietro l'altro, per pagare varie rette scolastiche e vari alimenti alle ex.
E passi per il sedicente «sex addict» Michael Douglas, schiavo del (suo) sesso, che dopo ripetute infedeltà ha siglato il divorzio da Diandra Douglas, conosciuta appena 19enne a un party universitario. Le cifre: 45 milioni di dollari per il divorzio, 21 gli anni di matrimonio e 2 case per lei: a Beverly Hills e a Majorca. Il caso più esemplare resta però quello del divorzio tra Steven Spielberg e Amy Irving. Lei, molto carina, nel 1977 era andata a fare il provino per Incontri ravvicinati del Terzo Tipo, il mitico Steven la vide e se ne innamorò. Amy non ebbe la parte, ma ebbe direttamente il boss del set. Dopo quattro anni, separazione e congrua cifretta di 100 milioni alla signora. Tutto qui? Dopo un po', l'autore di E.T. incassa così tanto che la Irving decide di rifarsi sotto, col tribunale di Los Angeles: lui valeva 3 bilioni di dollari e l'assegnino mensile andava ritoccato.
Non è andata molto bene, economicamente parlando, nemmeno ad Harrison Ford quando dopo vent'anni di matrimonio, nel 2004 ha divorziato dalla moglie Melissa Mathison. Gli è costato davvero caro: 85 milioni di dollari. Del resto nella faccenda aveva le sue responsabilità.
L'attore aveva già una relazione conosciuta da tutti con l'attrice Calista Flockhart e nel momento in cui Harrison Ford decise di adottare il figlio dell'amante, Melissa decise di porre fine all'umiliazione chiedendo un risarcimento adeguato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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