di Antonio Pappano
Ogni direttore d'orchestra anche chi, come me, è nato in Gran Bretagna e cresciuto negli Stati Uniti deve prima o poi confrontarsi con il fantasma di Arturo Toscanini. Solo a pronunciarne il nome si materializzano davanti a noi la definizione stessa di autorità direttoriale e la storia del teatro lirico italiano.
È innegabile: la natura di Toscanini era tipicamente latina e melodrammatica, anche se per tutta la vita cercò - in modo quasi ossessivo - di far andare d'accordo l'indole mediterranea con una cura maniacale dell'esecuzione musicale, che era di una precisione chirurgica. Provava e riprovava, forgiando l'esecuzione a un punto tale che i suoi musicisti venivano letteralmente scolpiti nella forma che lui aveva in mente. La sua esattezza si accompagnava a un immenso senso della drammaturgia e della storia. Quando pensiamo che quest'uomo diresse le prime mondiali dei Pagliacci, della Bohème, della Fanciulla del West e di Turandot, restiamo ammutoliti.(...)
Toscanini svolse un ruolo fondamentale nel semplificare il linguaggio dell'esecuzione, nel ricondurre l'attenzione a ciò che era scritto sulla partitura, nell'incoraggiare gli interpreti a diventare i più ardenti e devoti discepoli del compositore.
La musica era per lui una questione religiosa. Inoltre, ridefinì la nozione di ritmo, imprimendogli un'incredibile energia: in quasi tutto il suo repertorio esso diviene reale, meravigliosamente palpabile. Come possiamo, noi direttori d'orchestra, avvicinarci a Toscanini? Confrontarsi con lui e con il suo stile di direzione è un'impresa ardua. Ogni direttore cerca il suo stile personale, vuole differenziarsi dagli altri, percorrere strade che lo portino a definire una cifra interpretativa propria; ma fare i conti con il nitore, la chiarezza e la resa interpretativa di Toscanini... be', è come essere sfidati a duello. (...)
La prima qualità che si suole riconoscere a un direttore d'orchestra italiano è il lirismo, ma in Toscanini troviamo molto di più. Il suo modo di suonare fa pensare a qualcosa di dinamico, un movimento propulsivo che si slancia in avanti.
La musica fatta di periodi molto lunghi è eseguita con uno stile energico; la direzione delle frasi è sempre molto fluida. Quel senso di fluidità può solo trarre giovamento da un temperamento latino, intriso della naturale fluidità delle lingue romanze e del loro legame indissolubile con la musica e i musicisti «nostrani».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.