Dago, una rivoluzione tv a regola d'arte

Si potrebbe anche abbassare l'audio e stare solo a guardare. Tanto è potente e ammaliante il flusso velocissimo delle immagini, tanto è raffinata la scelta della fotografia e del montaggio. Il che non significa sottovalutare il contenuto del programma, ma elogiare la grande e colta ricerca di opere d'arte, film, scene, video, disegni. Insomma, Dago in the Sky (Sky Arte, martedì alle 21,15) anche nella terza stagione, ormai avviata verso la fine, continua a essere un piccolo fenomeno. Perché, pur rimanendo nello spirito di tentare una rivoluzione digitale dell'uso della tv, il suo creatore Roberto D'Agostino (per tutti il Dago del notissimo sito) ha saputo innovare la trasmissione ogni anno, realizzando così stagioni differenti. E, se anche Dago ci racconta alcune cose che magari sappiamo già, lo fa in modo così originale, così vulcanico, che val la pena seguirlo. In una delle ultime puntate ha poi raggiunto l'apoteosi per un programma come il suo: raccontare gli youtubers, la web-popolarità, il fenomeno della nostra epoca. E qui si è scatenato con immagini e musica, mostrando e intervistando gli influencer più importanti, con un tono anche ironico senza però offendere questi ragazzini imberbi che contano milioni di follower.

Martedì scorso, invece, ha esplorato il tema dell'amore nell'era di Internet e delle fake news, fra dating, chatting e sexting. Da Amore e Psiche a Tristano e Isotta fino a Cyrano de Bergerac, secoli di letteratura trasportata ai tempi del web, di Sofia Viscardi ed Elena Stancanelli. Ultime tre puntate da non perdere.

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