Nato a Bologna, Lucio Dalla era un amante della natura e del mare. La madre, di origini pugliesi, lo portava ogni estate in vacanza a Manfredonia e poi, dopo che per pagare dei lavori di sartoria, alcuni clienti le diedero una casa alle Isole Tremiti, nell'arcipelago. Dalla si innamorò del parco marino nell'Adriatico, tanto da aprire proprio lì uno studio di registrazione e costruire una villa.
"È stato un colpo a ciel sereno. Sono troppo scosso", commenta l'amico ed ex sindaco delle Tremiti, Giuseppe Calabrese, "Per me è sempre stato un isolano. E lui si è sempre dichiarato un tremitese. Oltre alla sua arte, alla sua musica era uno di noi. Si fermava sempre a parlare con gli isolani e non disdegnava di cenare a casa dei tanti amici che aveva alle Tremiti".
Da più di dieci anni, poi, Dalla aveva preso casa a Milo, alle pendici dell'Etna, nello stesso territorio in cui produceva il suo vino. Battezzato "Lo Stronzetto dell’Etna", gli era valso persino qualche riconoscimento della critica enologica.
Solo lo scorso 4 agosto il cantante aveva tenuto una lectio magistralis davanti al "Castagno dei Cento Cavalli", albero tra i più antichi d’Europa. Il tema era "Mito e leggenda tra passato e presente: la funzione pedagogica e sociale dell’immaginario fantastico".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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