Carlo H. De' Medici... uhmmmm... Chi diavolo è costui? Uno scrittore misterioso, del quale si hanno scarne e misteriche notizie. Nacque a Parigi nel 1887, da padre italiano e madre di nobili origini polacche. Non si sa neppure in quale anno morì. Viaggiò e visse tra Francia, Gradisca d'Isonzo, Napoli e Milano. Fu giornalista, narratore (di genere gotico), illustratore (dei suoi stessi libri) dal tocco erotico, soprannaturale e satanico, studioso di scienze occulte. Frequentò, e non è una contraddizione, sia i tradizionalisti cattolici sia i rosacrociani. E pubblicò diversi testi: di esoterismo (ormai irreperibili) e letterari.
Fra cui il romanzo Gomòria, apparso nel 1921, poi scomparso per un secolo, e ora ristampato a cura di Guido Andrea Pautasso dall'editore Cliquot. Un po' Trivialliteratur un po' opera iniziatica, è la storia - costellata da «amplessi lunari», creature stregonesche e uno pseudobiblion rilegato «in pelle di bimbo morto senza battesimo», Sathan... - di un dandy di inizio '900, Gaetano Trevi (un Dorian Gray imbruttito, o uno Sperelli insoddisfatto...) che un tracollo finanziario fa precipitare da un Vittoriale ante litteram a un dimenticato maniero, dove scoprirà una biblioteca magica, incontrerà una zingarella e avrà a che fare con un perfido demone, Gomòria, che si palesa sempre sotto sembiante di donna...
E fino qui, siamo dentro i confini archetipici di un (ottimo) horror-esoterico (patti col diavolo, femme fatale, rapporti sessuali mistico-magici) che il curatore, nella postfazione, inserisce nella linea fantastica dei Bontempelli, Savinio, Buzzati, Landolfi...
Ma l'aspetto più curioso - un piccolo scoop - è la recente scoperta che il libro di Carlo H. De' Medici è stato ritrovato, sottolineato, nella biblioteca personale di Italo Svevo. Il quale, c'è da supporre, apprezzò molto il protagonista: ozioso, malato d'inettitudine, accanito fumatore...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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