Cultura e Spettacoli

Il dolore di Eleonora Pedron: "Mio padre è morto accanto a me"

L'ex Miss Italia ha raccontato i tragici eventi che hanno segnato la sua vita. Dalla scomparsa della sorella alla morte del padre, deceduto in un incidente automobilistico mentre era con lei: "Non posso provare senso di colpa, doveva andare così"

Il dolore di Eleonora Pedron: "Mio padre è morto accanto a me"

Sotto la patina dorata della popolarità si nasconde, spesso, molto altro. Rinunce, dolori e lutti difficili da superare. Come quelli vissuti da Eleonora Pedron e che l'ex Miss Italia oggi racconta a cuore aperto nel libro autobiografico "L'ho fatto per te".

La morte della sorella e la scomparsa del padre, avvenuta pochi anni dopo, hanno segnato in modo profondo la vita di Eleonora Pedron. Non solo per la tragica perdita ma anche per il modo in cui l'amore di entrambi le è stato strappato: in due violenti incidenti stradali. "Provo rabbia al pensiero che i miei figli non abbiano potuto conoscere un nonno e una zia così speciali. Ma con la rabbia non si vive", ha raccontato la Pedron nell'intervista rilasciata al Corriere della Sera.

Eleonora Pedron è cresciuta troppo in fretta, lo ha ammesso lei stessa, segnata da quei tragici eventi. La morte della sorella Nives quando aveva solo 9 anni e quella del padre Adriano - deceduto in seguito a un incidente stradale - quando di anni ne aveva 20. Era il 2002 e la modella e il padre tornavano da un provino televisivo sostenuto negli studi di Cologno Monzese per fare la velina a Striscia la Notizia. Nel tragico scontro l'uomo, che guidava con Eleonora accanto, ebbe la peggio entrando in un coma dal quale non si è più risvegliato. La Pedron, invece, ne uscì con fratture al bacino e alla spalla sinistra oltre a un grave trauma cranico, del quale porta ancora oggi i segni, con la memoria che le gioca brutti scherzi. Quattro mesi dopo la Pedron conquistò il titolo di Miss Italia.

La rabbia, il dolore e la sofferenza non l'hanno però mai portata a colpevolizzarsi per quanto accaduto: "Non posso provare senso di colpa, doveva andare così. Mio padre era molto orgoglioso di me e so che quel viaggio è stato una cosa bella per lui e, nonostante tutto, anche per me". Il libro, un racconto autobiografico introspettivo e a tratti doloroso, parla anche di questo e il titolo è un omaggio al padre. Una figura che è ancora fortemente presente nella sua vita, ha confessato lei: "Ho una maglia arancione appartenuta a mio padre. Sopra c'è scritto Miami, la città della Florida. Io lo leggo "mi ami". Ogni tanto l'annuso, anche se il suo odore non c'è più, ma io lo sento lo stesso".

A lui Eleonora Pedron deve i tratti più significativi del suo carattere: "A mio padre devo l'autoironia, lui era sempre allegro. A mia madre la forza: è stata davvero bravissima". Ma a salvarla dal dolore è stata non solo la fede, alla quale si è aggrappata con forza, ma soprattutto la nascita dei suoi figli Ines e Leon, avuti dall'ex marito Max Biaggi: "Quando sono nati ho avuto un messaggio chiaro dalla vita: loro mi hanno dato ancora più forza".

Il libro, nelle librerie da alcuni giorni, è stato per lei - ha confessato - un percorso psicologico profondo ma anche liberatorio da condividere con il pubblico.

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