Adesso lo spettro è l'11 per cento. Un numero che potrebbe diventare una maledizione. È lo share che ha realizzato sia la seconda puntata di Domenica In sia la seconda di Celebration. Un risultato che, fino a un po' di anni fa, avrebbe portato alla chiusura di entrambi i programmi. Oggi i tempi sono diversi, la quota di pubblico Rai molto diminuita, ma in ogni caso questi sono numeri decisamente inferiori a ogni obiettivo, aspettativa e ritorno economico adeguati agli show di prima serata del primo canale. Certo, sono stati tentati degli aggiustamenti da parte del neo direttore di Raiuno Angelo Teodoli, ma è molto difficile raddrizzare una barca avviata male. Sabato si è dato più spazio alla brava Serena Rossi, meno ai commenti dei critici musicali e sono state scelte canzoni più pop, però lo share non si spostato, anzi è leggermente diminuito, dall'11,69 all'11,29 con 1.846.000 spettatori. Pure il salotto delle sorelle Parodi pareva meno scombinato e più attuale, però Cristina e Benedetta hanno perso lo stesso punti passando dal 12.3% della domenica d'esordio all'11,13 dell'altro ieri. E questo ha influito anche sul programma di Bebe Vio che, nonostante il brio e la forza dell'atleta, è sceso all'8,63 per cento.
Il tutto ha consentito ancora a Barbara d'Urso di dilagare e, nella seconda parte del pomeriggio, di superare il 18 per cento di share, nonostante gli importanti match di campionato in concorrenza. Certo, Domenica Live non vince, proprio per nulla, in eleganza e stile. Infarcisce sempre di più il programma di volgarità come le immagini del Gieffe in cui si vede Carmen Di Pietro che spalma il coinquilino Impastato di vaselina nelle parti basse o come la lite infinita e piena di insulti tra Serena Grandi e Corinne Clery. Il pubblico evidentemente gradisce, le casse di Publitalia ringraziano. Le due Parodine e la loro squadra di autori, devono inventarsi ben altro delle interviste delicate a Brignano per arginare la concorrente. Ma soprattutto devono inventarsi altro per costruire una domenica serena e nel contempo allegra senza far fuggire gli spettatori. Come era nelle intenzioni dei vertici della Tv di Stato quando hanno deciso di chiudere L'Arena di Giletti, considerata troppo «populista».
Invece, grazie al Gran Premio in onda in prima serata, ieri
Fabio Fazio ha potuto trascorrere una domenica tranquilla senza l'incubo dei dati di ascolto e delle polemiche politiche che ormai accompagnano ogni puntata di Che tempo che fa. Ma, per lui, le pene non sono certo finite.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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