Sanremo 2022

"Due anni senza live", la protesta dei Pinguini Tattici a Sanremo

Nella serata delle cover, la band bergamasca ha protestato contro le restrizioni imposte dalla pandemia su concerti e spettacoli dal vivo e sui social hanno spiegato: "Siamo allo stremo psicologico e professionale"

"Due anni senza live", la protesta dei Pinguini Tattici a Sanremo

La quarta serata del festival di Sanremo non poteva concludersi senza almeno una polemica. Peccato che quella fatta dai Pinguini tattici nucleari sia passata quasi inosservata. Vuoi l'orario oltre la mezzanotte, vuoi la gag con Orietta Berti e Rovazzi, la band bergamasca non è riuscita a fare passare in pieno un messaggio, che oggi è più attuale che mai. Da oltre due anni mancano concerti e live a causa della pandemia e delle restrizioni da Covid.

Loro ci hanno comunque provato e sul palcoscenico dell'arena della Costa Toscana, dove si sono esibiti nel corso della serata dedicata alla cover, hanno portato in scena la protesta. Mentre il frontman del gruppo, Riccardo Zanotti, si esibiva al centro del palco, due componenti della band hanno mostrato al pubblico presente in sala e ai telespettatori da casa due cartelli di protesta: "Due anni senza concerti, fateci tornare a suonare". L'occasione giusta per tornare a parlare di un settore che, al pari di quello delle discoteche, è ad oggi uno dei più colpiti dalla pandemia. "Lo dobbiamo urlare a tutti, lo dobbiamo urlare forte. Grazie Sanremo per averci dato il palcoscenico per farlo", hanno ribadito poco dopo sul web.

Solo due settimane fa, i Pinguini tattici nucleari sono stati costretti ad annunciare l'ennesimo rinvio del loro tour dal vivo. "Neanche questa volta riusciremo a suonare. Dobbiamo rispostare le date. Siamo allo stremo sia psicologico che professionale, ma nuovamente ci viene chiesto di tenere duro", avevano scritto sulla loro pagina ufficiale Instagram lo scorso 14 gennaio, annunciando la riprogrammazione del loro tour, che in questo 2022 li avrebbe portati in giro per i palazzetti italiani.

Le restrizioni in materia di Covid per spettacoli e musica dal vivo hanno imposto, ancora una volta, un cambio di programma che, da ormai due anni, pesa su professionisti, indotto e pubblico. Nella quarta serata del festival di Sanremo, i Pinguini hanno scelto le parole (scritte) piuttosto che la voce per protestare, ma sui social network hanno sfogato tutta la loro frustrazione per una difficile situazione comune a quella di tanti altri artisti: "Cercate di capire che stare per due anni senza fare la cosa per cui siamo nati ci fa sentire segati in due, oltre che vuoti".

La band ha chiesto pazienza e sostegno ai propri fan, un po' come quello che stanno facendo, da ormai troppo tempo, cantanti e musicisti fuori e dentro Sanremo.

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