Sanremo 2020

Il duro sfogo di Levante: "Sono incavolata, noi donne discriminate da battute sessiste"

La cantante si è lasciata andare a un duro sfogo nel corso della conferenza stampa della vigilia della quarta puntata, stanca della discriminazione sessista spesso inconsapevole ma comunque fastidiosa

Il duro sfogo di Levante: "Sono incavolata, noi donne discriminate da battute sessiste"

Il 70 esimo Festival di Sanremo sarà ricordato per essere quello dove la parola "sessista" è stata sicuramente la più utilizzata. Alla vigilia di Sanremo, durante tutte le puntate e ora anche nel finale della kermesse più seguita di tutti i tempi. Il primo a scatenare la polemica sulle frasi sessiste è stato Amadeus alla vigilia della kermesse sanremese. Parole che avevano scatenato l'indignazione generale soprattutto da parte delle donne. Questa volta a infuriarsi è una delle cantanti un gara, Levante, che quest'oggi in conferenza stanca si è tolta qualche sassolino dalla scarpa sul tema della disparità di genere.

"Poche donne al festival? Non è solo colpa di Sanremo è solo la punta dell'iceberg. Siamo poco supportate, siamo poche per quanto riguarda le classifiche, i momenti di live", così si è espressa la cantante siciliana davanti ai giornalisti. Uno sfogo molto più ampio rispetto alla sola settimana sanremese che però Levante si è sentita di fare a viso scoperto: "Certo, una canzone d'amore scritta da un uomo pesa decisamente di più di quella di una donna, c'è una sorta di discriminazione anche un po' inconsapevole. Quando io parlo di merito, parlo di merito per tutti non solo per le donne. Agli uomini non viene detto che hanno un contratto discografico solo perché stanno con quello, e non ricevono battute pesanti e volgari".

Lo stesso brano presentato in gara da Levante, "TikiBomBom", parla di discriminazione e della forza di essere se stessi e considerati diversi. In sala stampa Levante ha poi parlato della sua esperienza personale: "Devo giustificare continuamente di essere vanitosa ma anche interessante, preparata, sono difficoltà quotidiane". Nessuna lotta tra i sessi ma la rabbia per la cantante è forte: "Mi rendo che è utopico sperare di essere trattati alla pari, ma non ci sto a farsi la lotta, non mi avrete nella lotta nel fango. Penso che siamo uguali, penso che servono pari opportunità".

Nel finale, stuzzicata dai giornalisti, Levante ha concluso: "Come donne dobbiamo recuperare anni e anni di discriminazione, pensate a quando abbiamo avuto il diritto di voto".

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