Dylan annuncia il nuovo cd: sarà «Tempest»

Dylan annuncia il nuovo cd: sarà «Tempest»

Ormai fare i complimenti a Bob Dylan vale come chiamarlo «menestrello di Duluth» o «voce di una generazione»: cioè poco. Anzi, quasi fastidioso. Pronti, via: in arrivo c'è un nuovo cd che aspetta solo di essere infagottato di elogi. Uscirà, pare, l'11 settembre e, zumpapà, nessuno potrà esimersi dall'inginocchiarsi deferente. In fondo Bob Dylan è il cantante rock più complimentato di sempre. Complimentato a prescindere per carità, qualsiasi cosa faccia, anche le più equivoche come concedere il classico Blowin' in the wind a una qualunque campagna di spot tv. Perciò adesso valgono i complimenti di chi non glieli ha mai fatti e che ora sono pressoché inevitabili di fronte a un artista che è in tour senza sosta dal 1988 (il Never Ending Tour) e continua a incidere puntualmente dischi, belli o brutti, ambiziosi o no, persino natalizi come il quantomeno criticabile Christmas in the heart di qualche anno fa. In fondo Bob Dylan che canta il Natale sembra come Stallone che critica il culturismo o Cher la chirurgia estetica: un controsenso. Però adesso che lui, ossia il più grande enigma della musica contemporanea, canta alla grande in quello che è il miglior nuovo Festival italiano (il Collisioni di Barolo, provincia di Cuneo) e contemporamente annuncia via Facebook il nuovo cd, beh, è difficile non ammettere la sua coerenza. Volenti o nolenti, lui è uno che suona e che canta. A Barolo ha suonato quasi sempre il piano. E in questo disco, che si intitolerà Tempest, ha impugnato anche la fisarmonica, oltre alla chitarra. E ha convocato anche musicisti messicani, forse su suggerimento di Dave Hidalgo dei Los Lobos che ultimamente lo aiuta nella registrazione dei dischi. In fondo Bob Dylan è ormai sganciato da ogni convenzione e suona quello che gli pare.

Anzi, il contrario di quello che pare al suo pubblico, sempre più disorientato alla fine dei concerti. Sarà così, forse, anche dopo la pubblicazione di Tempest. D'altronde, se tutti trovassero ciò che si aspettano in un nuovo disco di Bob Dylan che gusto avrebbe a deluderli sempre?

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