E ora Potere al Popolo se la prende con la Ferragni: "Non fa la chemio, svuota contenuto nostre battaglie"

La leader di Potere al Popolo attacca l'influencer e la "spettacolarizzazione che svuota le nostre campagne"

E ora Potere al Popolo se la prende con la Ferragni: "Non fa la chemio, svuota contenuto nostre battaglie"

Dopo le polemiche per la festa di complenno nel supermercato di City Life, Chiara Ferragni è finita ancora nel tritacarne mediatico.

Questa volta a "spararle addosso" è Potere al Popolo. Il partito, tramite il suo leader Viola Carofalo, arriva ad attaccare la giovane influencer per una campagna pubblicitaria. Con un post apparso sul suo profilo Facebook, l'attivista ha preso di mira la fashion blogger perché sarebbe simbolo della cosiddetta "spettacolarizzazione (o peggio ancora la "mercificazione") della lotta antisessista e contro modelli definiti dall’altro, che rischia di svuotare di contenuto le nostre battaglie". Parolone, insomma...

Ma perché Potere al Popolo ce l'ha tanto con la moglie di Fedez? Chiara ha peccato di aver fatto da testimonial per una campagna della Pantene contro l'hair shaming, ovvero "una campagna per accettarsi, per non sentirsi obbligate ad adeguarsi ai modelli vigenti in materia di capelli". Niente di scorcertante, quindi, ma per Potere al Popolo sì.

Viola Carofalo, infatti, ritiene che il ruolo della Ferragni non sia corretto. E quindi solleva un casino (pubblico). "La testimonial non è una ragazza con gli afro, o, per fare un altro esempio, una donna con pochi capelli perché sta facendo la chemio. È Chiara Ferragni: lunghi capelli biondi sempre in piega (fatti suoi, ma mi sembra una testimonial surreale)", scrive su Facebook.

Per la leader di Potere al Popolo, quindi, il coinvolgimento di personaggi come la Ferragni è da evitare in certe battaglie, per non sminuirle.

Poi arriva la perla finale: protagonisti come Chiara sono da evitare per riuscire a "battere la destra populista, che oltre a instillare odio, sessismo e razzismo si appropria e stravolge continuamente i nostri contenuti (il reddito, la lotta alla povertà, la critica alle istituzioni europee)".

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