Quasi tre ore di canzoni. Palco wireless con schermi mobili. E un accenno al pianoforte di Madama Butterfly. Elisa, che ha sempre il gusto di stupire, ha iniziato così il suo tour l'altra sera a Rimini in quella che è stata la «data zero» al 105 Stadium. Dopo il clamoroso successo del disco L'anima volta, Elisa ha deciso di portare dal vivo un mix di passaggi intimisti e di rock, cantando oltretutto alcuni brani che sono tra i più suonati dalle radio degli ultimi anni. A modo tuo, ad esempio, scritta da Ligabue. Ecco che, firmata da Giuliano Sangiorgi di Negramaro. Senza considerare i brani composti proprio da lei: Rainbow, Heaven out of hell e Luce. «Mi piace fare cose che abbiano una personalità, portando la teatralità nei palasport», ha spiegato lei poco dopo la fine del concerto. Inoltre, piccola nota da sottolineare, Elisa diventa sempre più coraggiosa nel mostrare la propria consapevolezza. Stavolta, per dire, in scaletta c'è un «Preludio Django», nel quale la sua voce fuori campo declama il primo articolo della Costituzione. Insomma, è la dimensione di una artista che in quasi vent'anni ha saputo restare ai margini dello star system pur rimanendo al centro della musica. Lo confermano i suoi modelli, che non sono certo gli ultimi arrivati: «Sono Etta James, Tina e Ike Turner, le Raveonettes».
Ed è perciò che prende con filosofia anche il quarto posto di Renga, arrivato al Festival con la sua canzone Vivendo adesso: «Ci aspettavamo di arrivare più in alto. Ma il brano è piaciuto alla gente e ha colpito nel segno». Più serena di così.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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