Cultura e Spettacoli

Emily Ratajkowski e Kendall Jenner a giudizio per il flop del Fyre Festival

Le due top model sono tra le superstar che lo Stato di New York ha citato in giudizio per riuscire a recuperare i soldi dei creditori del "Fyre Festival" del 2017 finito in un flop gigantesco

Emily Ratajkowski e Kendall Jenner a giudizio per il flop del Fyre Festival

Le top model Kendall Jenner ed Emily Ratajkowski sono state citate dal curatore fallimentare dello Stato di New York a causa del gigantesco flop dell’evento “Fyre Festival” per il quale avevano ricevuto entrambe compensi da capogiro. Le due erano le due testimonial dell’evento newyorkese, ma non sono le sole celebrità su cui lo Stato di New York intende rivalersi per coprire il gigantesco buco finanziario lasciato dagli organizzatori e risarcire almeno in parte i creditori. Tra i nomi trapelati figurano anche quelli dei trapper Migos, il rapper Pusha T e i Blink 182 che al festival nemmeno si sono presentasti nonostante il pubblico li aspettasse e avesse pagato migliaia di dollari pur di per vederli esibirsi live.

Il “Fyre Festival”, lo ricordiamo, è un festival musicale che si sarebbe dovuto svolgere su un’isola delle Bahamas, Great Exuma, per due weekend dei mesi di aprile e maggio del 2017, ma nel weekend inaugurale tutta una serie di problemi legati agli alloggi, cibo, sicurezza finirono con lo spingere i promoter a posticipare a data da destinarsi la manifestazione, nonostante biglietti già venduti per migliaia di dollari e mai rimborsati. Alla vicenda del “Fyre Festival” sia Netflix che Hulu hanno già dedicato due documentari, ma adesso la parola passa al giudice che sta cercando di recuperare la massima somma possibile in modo da risarcire i tantissimi creditori di uno dei flop più famosi della storia della musica.

Kendall Jenner ed Emily Ratajkowski sono state convocate perché ai tempi furono pagate la bellezza di 250mila dollari a testa per girare un video promozionale sul Festival e la Kendall, inoltre, è sotto accusa per aver incassato 25mila dollari al giorno solo per i post social su Instagram, prima che tutto finisse nel peggiore dei modi, con il festival annullato e centinaia di creditori imbufaliti che ora chiedono giustizia.

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