Cultura e Spettacoli

Erjona Sulejmani: "La vita da wag è dura. Omosessuali nel calcio? Ce ne sono tanti"

Erjona Sulejmani ha toccato un argomento scottante come l'omosessualità nel mondo del calcio: "Non vedo perché questo tabù dell’omosessualità oggi sia un argomento così duro"

Erjona Sulejmani: "La vita da wag è dura. Omosessuali nel calcio? Ce ne sono tanti"

Erjona Sulejmani è una delle wag, o ex wag, più seguite e amate sui social network. L'ex moglie di Blerim Dzemaili, centrocampista del Bologna e della nazionale svizzera, è attualmente single e nel corso dell'ultima puntata della trasmissione "Rivelo" si è confessata ammettendo di essere single: "Oggi, che sono una donna libera e felicemente single, mi rendo conto di quanto sia dura la vita da wag. Lasci da parte la tua vita per seguire la vita di un altro, cambi continuamente città, paese e non puoi avere un lavoro fisso in un luogo".

Erjona ha parlato della sua storia d'amore con il suo ex marito ammettendo di non amarlo più: "Ho conosciuto mio marito quando ho vinto la fascia di Miss Eleganza in Albania. Quando mi ha confessato di essere un calciatore gli ho detto che doveva stare alla larga e che non volevo avere niente a che fare con lui. Ora la storia è finita e gli voglio bene, è il padre di mio figlio, lo rispetterò sempre per il ruolo che copre. Gli auguro di realizzarsi in quello che desidera. Però non lo amo più".

La Sulejmani ha poi parlato della sua infanzia: "All’età di nove anni una bambina che vive la guerra sicuramente si trascina dei traumi. Non è facile, bisogna viverla sulla propria pelle. Non è stato facile. Nello stesso tempo, mi ha insegnato e segnato perché sono le esperienze forti che ti fanno crescere, ti formano, ti fanno diventare una guerriera e scoprire parti di te che non pensavi di avere".

La sexy ex moglie di Dzemaili vive in Italia da diversi anni e ha ammesso di essere stata discriminata: "Se ho mai subito atti discriminatori? Se devo essere sincera, sì. Anche se in percentuale minore rispetto ad altri, perché i miei genitori lavoravano anche 16 ore al giorno per poterci dare, a me e mio fratello, una vita dove non ci sentivamo diversi dagli altri o emarginati. Oggi che sono genitore, ancora di più capisco i loro sacrifici".

Erjona ha infine parlato di un argomento tabù come l'omosessualità nel mondo del calcio: "Non vedo perché questo tabù dell’omosessualità oggi sia un argomento così duro. Mi riferisco al calcio e in generale. Se ne sentono di tutti i colori. Io dico ‘che ti cambia se giochi a calcio con uno che esce fuori e ha la moglie, la fidanzata o il fidanzato?’. Nel calcio ci sono tanti casi".


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