Cultura e Spettacoli

Eugenio in Via Di Gioia, la favola dalla strada alla major

Quattro ragazzi che amano la natura e la musica si ritrovano insieme per un album "Natura viva", che racchiude in sé l'amore per il creato e la vita

Eugenio in Via Di Gioia, la favola dalla strada alla major

Eugenio Cesaro, Emanuele Via, Paolo di Gioia e Lorenzo Federici formano la band Eugenio in Via Di Gioia e hanno un sogno: fare musica, coinvolgere la natura e cantare di valori veri, unici, non viziati dai mali della società. E' uscito il loro secondo album "Natura viva", firmato con la major Virgin Records/Universal, che segna un ulteriore percorso e balzo in avanti nella carriera dei quattro giovani musicisti.

La band ha fatto parlare sé un anno fa per aver intrattenuto con un concerto live improvvisato i viaggiatori del treno Italo sulla tratta Torino-Roma, in ritardo di oltre 6 ore. I ragazzi hanno anche organizzato i raduni con i propri fan a Torino, Roma, Milano, Bologna e Genova. "Il nostro percorso - hanno spiegato durante la presentazione del loro disco - riguarda tre step fondamentali. La strada, lo studio di incisione e la realizzazione dei nostri brani. I suoni sono per noi fondamentali e con il produttore abbiamo cercato di renderli lineari e perfetti. L'obiettivo era mettere insieme il sound naturale e quello elettronico".

L'album non si chiama a caso "Natura viva" perché mette insieme suggestioni, vita quotidiana e mondo vegetale. Il concept grafico del disco è stato curato dall'artista torinese BR1, street artist che appende manifesti e disegna sui muri. "Lo abbiamo contattato - dicono i musicisti - e non sappiamo nemmeno come perché quello che fa non è legale. Per noi è un grande onore il fatto che ci abbia regalato la sua arte". "Natura viva" è anche un album da colorare con dieci tavole in bianco e nero contenute nel booklet.

L'avventura degli Eugenio in Via Di Gioia nasce nel 2017 quando Eugenio passava nottate chiuso in camera a sperimentare suoni, sottovoce per non svegliare nessuno. Lorenzo scriveva la prima strofa chitarra e voce, mentre Paolo campionava suoni di percussioni ed Emanuele "suonava" con una tastiera giocattolo. Sono tutti strumenti che in qualche modo usano ancora oggi, come hanno dimostrato durante la presentazione stampa. A corredare il tutto c'era della frutta che sono riusciti a far "suonare" miracolosamente con strane combinazini tecnologiche.

Nei brani si parla di invito a prendere insieme a cuore la situazione drammatica in cui versa il nostro pianeta e a non cadere nel sonno della distrazione di massa, ma anche dell'uomo che potrà dirsi davvero evoluto, quando sarà riuscito ad affrancarsi dalla schiavitù di un padrone assoluto. E' una battaglia continua contro la competitività, l'egocentrismo e la vanità. La forza della massa non permette al singolo individuo di fuggire senza ricorrere a spiacevoli conseguenze. Insomma giovani ma anche filosofi.

Il tour partirà il 29 marzo da Firenze e poi in giro nei club di tutta Italia fino ad aprile. Il 12 luglio si esibiranno al Sonic Park di Bologna.

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