Il fascismo studiato parola per parola

Un dizionario per capire il Ventennio nel dettaglio

Matteo SacchiIl fascismo è stato un fenomeno multiforme. Per fare qualche esempio: è esistito un fascismo movimento ed è esistito un fascismo regime (che del movimentismo originale ha cercato di cancellare i residui). È esistito un fascismo monarchico (obtorto collo) e un fascismo repubblicano. È esistito un fascismo con venature economiche liberali e un fascismo autarchico e socialisteggiante. Un fascismo agrario e uno piccolo borghese.E sotto la cupola del fascismo o in contrapposizione con esso sono fioriti fenomeni diversissimi, dalla Befana fascista alla Battaglia del grano, passando per il Fascio di educazione nazionale e i giornali clandestini dell'opposizione. Renzo De Felice (1929 - 1996) come storico ha avuto il merito, tra gli altri, di aver indagato i molteplici volti del fascismo. Ecco perché è un accompagnamento perfetto per le sue opere il Dizionario del fascimo (a cura di Victoria De Grazia e Sergio Luzzatto) di cui da oggi il Giornale pubblica in allegato il secondo volume (a 12,90 euro più il prezzo del quotidiano). L'idea del dizionario in generale, e di questo Dizionario del Fascimo in particolare, è quella di mettere sotto controllo la tensione, inevitabile, tra il continuo aumento di conoscenze su un argomento e la necessità di rendere le informazioni sintetiche e accessibili. Le voci alfabetiche ci riescono in maniera semplice, soprattutto se dotate di rimandi tra l'una e l'altra. La struttura a lemmi poi consente facilmente di far collaborare a un'opera un gran numero di specialisti, che in questo caso vanno da Pierre Milza (autore della biografia Mussolini) al giurista Mario Sbriccoli (che ha curato la voce su Piero Calamandrei e la sua collaborazione alla stesura del Codice civile sotto il fascismo). Ma non solo lemmi: il dizionario è almeno in parte un dizionario biografico che fornisce le informazioni di base sui protagonisti di un'epoca.

Insomma un insieme di saggi che può essere sia sfogliato, magari soffermandosi sulle voci più curiose (come «Giornata della fede» o «Libro e moschetto»), sia utilizzato come appoggio a un altro testo sul periodo per cercare una singola voce (magari non vi ricordate cos'è il «Natale di Roma» che qualcuno cita con nonchalance), sia studiato in maniera sistematica.

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