Musica e ironia (quella di Luca e Paolo). Il colpo d'occhio era impressionante ieri sera in Piazza Duomo a Milano per il terzo concerto di Radio Italia: cinquantamila e più sotto il palco, altre decine di migliaia davanti ai megaschermi disseminati per il centro. D'altronde l'occasione era unica: tutto il meglio del pop (da Pausini a Baglioni ad Antonacci a Emma e Elisa o ancora Bennato, Britti e Negramaro, solo Giorgia ha dato forfait per una bronchite) più il parterre de rois del rap: Fedez, Club Dogo, Rocco Hunt, Emis Killa e Mondo Marcio. Un megaconcerto che la Sanremo Festival Orchestra di Bruno Santori ha tenuto all'altezza dei grandissimi eventi. E a dare un tocco di ironia sono stati i due presentatori Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu che hanno cantato una delle loro canzoncine irriverenti. Questa volta hanno «adattato» lo spartito della sigla del cartone animato Goldrake alla situazione politica italiana. Senza attacchi violenti. Ma con qualche frecciatina. Immaginandosi il premier Renzi come un super robot, hanno intonato frasi come «stai rottamando il vecchio sistema, hai già segato Bersani e D'Alema, no la Cgil non vincerà». Oppure «invincibile sei con i voti che hai e sei sempre connesso al wi fi». Poi un battuta su Beppe Grillo: «Beppe Grillo oramai non può prenderti più, si è fregato da Vespa in tv». Infine il riferimento al centrodestra: «Mentre Silvio promette dentiere, tu alle urne gli hai fatto il sedere».
Dopotutto, Renzi è «l'unto venuto per noi» e perciò, ridendo e scherzando, Luca e Paolo ammettono che «noi vogliamo chiamarti Gesù». Una canzoncina bipartisan alla loro maniera, mai volgare né politicamente schierata.
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