Al Festival Totti manda in gol la "coppia dei campioni"

Crozza-Mattarella: "A De Filippi e Conti l'incarico di formare il nuovo governo. Al Bano al posto di Alfano"

Al Festival Totti manda in gol la "coppia dei campioni"

Sanremo - Con un bottino di undici milioni di spettatori da appuntarsi sul petto, Carlo e Maria, come sono ormai noti agli italiani, sono volati agilmente sulla seconda serata del Festival. Passati i primi momenti di emozione e di incertezza del giorno del debutto, la nuova coppia d'oro della televisione ieri è sbocciata: tutto è andato in scioltezza. Ormai, tanto, hanno vinto: dopo tanto lottare di Sky e dei nuovi broadcaster per trovare spazio, loro due sono riusciti a ricostituire il duopolio storico di Rai e Mediaset: a guardarli l'altra sera c'era uno spettatore su due. «Pure Pier Silvio Berlusconi, il capo di Mediaset - scherza la De Filippi in conferenza stampa - che mi ha mandato un bouquet di fiori». Ora potrebbero continuare fino a sabato ad annunciare canzoni sussurrando al buio come gli ha proposto Crozza nel collegamento per «fare il Festival della procreazione». «Ho visto questi giovani, le nuove proposte - ha scherzato il comico - ma tra un po' non ci saranno più giovani in Italia, siamo uno dei paesi più vecchi... e allora cari spettatori spegnete la luce e trombate! Potete continuare a sentire le canzoni in sottofondo». E via con ode finale alle donne che «fanno i figli, li allevano, hanno voti migliori negli studi, ma poi non trovano lavoro e se lo trovano vengono pagate di meno». Crozza in vena di imitazioni: ieri ha fatto il presidente Sergio Mattarella, incaricando la coppia dei campioni del Festival di formare il nuovo governo, «con Al Bano al posto di Alfano».

Poi la serata è trascorsa come da canovaccio con Francesco Totti in gran spolvero al posto di Raoul Bova a fare da snodo tra una canzone e l'altra. Di prassi le gaffes, le battute sulla batosta inflitta dalla Roma alla Fiorentina, il campione giallorosso contro il tifoso fiorentino, poi emozioni con i goal più belli in campo, palloni calciati in platea e simpatica intervista finale a tre. Emozione infinita con l'apparizione di Giorgia mentre intona Vanità, il brano dell'ultimo album Oronero e soprattutto quando parte con il medley dei suoi successi, da Come saprei, la canzone con cui vinse il Festival nel 1995, alla splendida Di sole e d'azzurro".

Tra i giovani in gara, presentati in apertura per non lasciarli dimenticati all'una di notte, passano il turno Francesco Guasti e Leonardo Lamacchia. La gara dei big si è aperta con Bianca Atzei, grintosa nell'esecuzione del testo scritto da Kekko dei Modà, seguita da un sorprendente Marco Masini in versione elettronica, e dalla coppia Nesli e Alice Paba decisamente mal assortita. A seguire l'imponente Sergio Sylvestre, il vincitore dell'ultima edizione di Amici, con la sua voce soul e le parole regalategli da Giorgia, poi lo struggente Gigi D'Alessio con l'omaggio tenero e malinconico alla mamma uscita troppo presto dalla vita, il sempre delicato Michele Bravi, una Paola Turci conturbante e quasi dance, Francesco Gabbani ironico e trascinante. Tra un Zarrillo vintage e una Chiara elegante per arrivare all'ultimo duo in gara Raige e Giulia Luzi che gioca a provocare.

Da ricordare l'intervento di Sveva Alviti, attrice di cui sentiremo ancora parlare, che interpreta Dalida nell'omonimo film che andrà in onda mercoledì prossimo su Raiuno: sul palco intona Ciao Amore, Ciao, il brano che Tenco cantò a Sanremo nel 1967 insieme alla sfortunata diva italo francese poche ore prima di togliersi la vita. Il tocco internazionale è dato invece dall'istrionico Robbie Williams che presenta il nuovo singolo Love my life e alla fine bacia sulla bocca Maria che rimane interdetta.

Poi arriva «Mister Matrix», il bell'attore Keanu Reeves che ha dovuto affrontare un «colloquio» con la De Filippi. Spazio alla comicità con il trio creato per l'occasione Flavio Insinna, Gabriele Cirilli, Enrico Brignano, risposta romana al trio Conti-Pieraccioni-Panariello. Pax comica, musicale, televisiva, Carlo e Maria regnanti.

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