Dopo aver rivaleggiato a distanza per tanti anni in quella che fu l'epoca d'oro dei film d'azione ed essersi appena sfiorati nel recente secondo episodio de "I Mercenari", Silvester Stallone e Arnold Schwarzennegger uniscono le loro "leggende" recitando da complici e coprotagonisti in "Escape Plan - Fuga dall'inferno", sotto la regia dello svedese Mikael Håfström.
Ray Breslin (Sylvester Stallone) è il massimo esperto mondiale di sicurezza carceraria; per professione si fa rinchiudere sotto falsa identità nelle prigioni più invalicabili, ne individua i punti deboli e organizza la propria evasione riuscendo ogni volta a portare a termine la fuga. Ma la sua abilità è messa a dura prova quando riceve il compito di testare una struttura top secret di cui nessuno conosce la posizione geografica. Ben presto capisce che stavolta non si tratta di lavoro, ma di una trappola: qualcuno l'ha incastrato e sta tentando di farlo sparire per sempre. La sua mente incredibilmente analitica e ingegnosa avrà bisogno di un complice per mettere in atto un piano d'evasione e Breslin lo individua in Emil Rottmayer (Arnold Schwarzennegger), un misterioso quanto amichevole compagno di prigionia. Insieme complotteranno contro il sadico direttore dell’istituto, Willard Hobbes (Jim Caviezel).
Nonostante il soggetto sia intrigante e l'intreccio solido e condito da colpi di scena, il film appare un po' approssimativo e non all'altezza delle aspettative di molti teenager moderni. Ma se avete intorno ai quarant'anni amerete "Escape Plan" esattamente in virtù di quel che vuol essere: intrattenimento nostalgico senza troppe pretese. Questo godibile revival vi farà sorridere compiaciuti di tifare per due vecchie conoscenze. Il carisma di Sly e Schwarzy, come li chiamano i fan, non solo resiste al trascorrere del tempo e, nel caso di uno dei due, anche all'immobilità da botox, ma esce potenziato dal fatto che ai loro monumentali fisici un po' provati dall'età corrisponda comunque ancora uno spirito indomito. E poi, ammettiamolo, hanno dalla loro il vantaggio di essere, da tempo, icone nell'immaginario collettivo, cosa che non si può dire di molti altri attori, ancorché più giovani e prestanti.
Tra piani strategici e doppi giochi presunti o reali, la tensione resta sempre piuttosto alta e la sensazione è quella di osservare degli attempati amici di famiglia che rivediamo dopo tanto tempo e ci sono in qualche modo cari. I due action hero anni '80, saggiamente, non rinunciano a sprazzi d'ironia e osano sacrificare parte del loro machismo scegliendo stavolta di brandire come arma principale l'intelletto dei personaggi interpretati.
Ad analizzare la pellicola con gusto critico, sarebbe facile farne un piccolo massacro; ma a volte vale la pena
sorvolare sulle magagne e godersi l'occasione di divertimento e malinconia regalata da certe operazioni commerciali, perché riescono a farci tornare indietro nel tempo e a farci riassaporare un ingenuo quanto datato entusiasmo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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