Ford Mustang Gt, la regine degli inseguimenti sfuggita a McQueen

Le folli rincorse sulle strade di San Francisco l'hanno fatta diventare una leggenda da record. E l'attore simbolo della vita spericolata non riuscì mai a comprarla

Ford Mustang Gt, la regine degli inseguimenti sfuggita a McQueen

La Ford Mustang GT verniciata in Green Highland con cui Steve McQueen in «Bullitt», nel 1968, ha girato lungo i saliscendi di San Francisco la scena di inseguimento fino ad allora più lunga della storia del cinema, è ancora oggi un'auto leggendaria. Per celebrare i 40 anni dal film, nel 2008, la Ford confezionò un'edizione speciale della coupé, la Mustang Bullit, che fece la felicità dei collezionisti: 7.700 esemplari, prezzo 31.075 dollari.

«Bullitt», è stato il primo film a mostrare primi piani del conducente per aggiungere più realismo alla scena e il film è da sempre usato come pietra di paragone per tutte le sequenze di inseguimento del cinema. Ai tempi, una volta selezionati i Mustang, fu il pilota e costruttore Max Balchowski a modificarle per renderle adatte alla durezza delle scene ad alta velocità. Nei primi anni Settanta la vettura fu messa in vendita attraverso un annuncio sul «Los Angeles Times» per la somma allora principesca di 6000 dollari. Aggiudicata prese la via dell'East Coast, ma per poco. Nel 1974 fu rimessa in vendita attraverso la rivista «Road&Track».

Leggenda vuole che lo stesso Steve McQueen avesse chiamato il numero pubblicato dal giornale per diventare proprietario di uno dei suoi sogni, ma la Mustang, gli fu risposto, era già stata ceduta. Tentò allora di convincere chi l'aveva comprata a vendergliela ma non ci fu niente da fare: al massimo, gli promise l'uomo, la contatterò per primo quando vorrò sbarazzarmene. McQueen morì nel 1980 aspettando invano quella telefonata. Una delle macchine più amate del cinema è rimasta così nel New Jersey fino alla metà degli anni Novanta, quando fu spostata in gran segreto in una fattoria nella valle del fiume Ohio.

Parcheggiata in un fienile la Mustang è così rimasta per anni inutilizzata e inutilizzabile. Una casa cinematografica chiese, profumatamente ricompensato,al proprietario di poterla usare in un film, ma anche qui la risposta è stata no. Sul contachilometri non ci sono più di mille miglia.

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