L’unica certezza riguardante il nuovo film di Antonio Albanese (la cui uscita è prevista per il periodo natalizio) è che sul grande schermo tornerà una delle prime e più apprezzate maschere del comico milanese: Frengo, lo scanzonato e tossicomane telecronista sportivo pugliese. Poi ovviamente c’è il titolo: «Tutto tutto, niente niente».
I produttori quindi hanno fatto un passo indietro riguardo all’ipotesi di titolarlo «’Ntu culo ai Maya» (con l’uscita in occasione della fatidica data prevista appunto dai Maya come fine del mondo). La presenza di Frengo è assicurata non certo dal gossip, già abbondante sulla pellicola, bensì dal fatto che per promuovere il film (diretto come il precedente da Giulio Manfredonia) verranno organizzate le primarie tra i personaggi della pellicola. Tre i candidati che dal 3 al 21 novembre gireranno l’Italia in pullman per proporre il proprio programma elettorale e quindi per chiedere un voto che è già parte integrante di tutto il marketing che ruota intorno a una produzione cinematografica chiamata a ripetere lo straordinario successo ottenuto a inizio 2011 con il film «Qualunquemente».
La divertente campagna elettorale nazionale, che toccherà le principali città italiane, partirà sabato 3 novembre alle 15 dalla manifestazione Lucca Comics con l’arrivo del bus elettorale per la visione in anteprima dei messaggi dei tre candidati, Cetto, Frengo e Olfo, e dei loro programmi politici. Sembra che oggi non si possa fare a meno di mettere il condimento delle primarie su tutto. E così anche il cinema prova a sfruttare quest’onda lunga del ritorno alla politica. I tre gireranno l’Italia su un autobus a due piani (fumatori e non fumatori si precisa dalla casa di produzione del film, Fandango con Rai Cinema).
I messaggi elettorali invaderanno, cinema, tv, web e ci saranno affissioni straordinarie. I candidati invitano i cittadini a mobilitarsi e a formare comitati spontanei. Tra i punti cruciali dei programmi, Cetto propone «depenalizzazione dei reati, tutti i reati», Frengo la «liberalizzazione e conseguente trionfo di tutte le sostanze leggere e di media corporatura, dal cioccolato fondente al kerosene» e «il fumo libero anche in sala operatoria», mentre il secessionista Olfo «abolizione di province, regioni e dell’Italia intera».
Ma «attenzione», annunciano i candidati, «per votare alle Vere primarie, contrariamente a banali imitazioni messe in piedi da altre forze politiche, basterà un semplice click. Potranno votare tutti: italiani residenti, italiani non residenti, stranieri regolari e irregolari. È il primo voto politico elettronico in Italia, alle vere primarie si vota on line. Le votazioni si terranno dal 3 novembre alla mezzanotte del 21 e il 22 l’Italia avrà il suo candidato premier».
Prepariamoci quindi a un’invasione di spot elettorali. L’importante è non confondere questi slogan pubblicitari con quelli che proporranno i candidati delle elezioni e primarie reali. Anche se la fantasia ormai sembra più credibile della realtà.
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