Fuori Tono

Civiltà della musica, civiltà del racconto. Nei tempi moderni la comunicazione culturale vuole (e prende) la sua parte. Eccome. Recital che prima vengono spiegati, opere coi sottotitoli e lezioni-concerto. E ora anche la storia della musica classica in forma di romanzo. Beethoven e la ragazza dai capelli blu (pagine 140, Mondadori) è il titolo, autore Matthieu Mantanus, in altro modo conosciuto come «il direttore in jeans». Sì, proprio lui, una delle bacchette sinfoniche, con un profilo di altissimo livello, in prima linea per svecchiare il modo di proporre la musica forte per esempio lui sul podio va in jeans, appunto, al posto del tradizionale frac -. «Una rockstar, una bassista dalla doppia vita. La storia della musica come non te l'aspetti». In pratica il direttore d'orchestra, già allievo di personaggi come Giuseppe Sinopoli e il finlandese Jorma Panula, parla della musica e della sua essenza, con lo «stile» che richiama alla mente a Il mondo di Sofia (ricordate? Il celebre romanzo filosofico, e al tempo stesso breve trattato, pubblicato negli anni Novanta da Jostein Gaarder). Il motto di Mantanus è «cambiare l'involucro per non toccare la sostanza». Ovvero il genere musicale, la materia prima coi suoi contenuti resta la stessa e guai a toccarla, a differenza della «forma», che viene adeguata allo spirito e alla sensibilità del nostro tempo.

Tra gli obiettivi, aprire le porte ad altri pubblici, giovani in testa. Che, perché no, dopo aver assistito a un concerto all'insegna di Mozart e Stravinsky possono, con tranquillità e leggerezza, finire la serata a suon di rock.

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