Èarrivata ieri su Fox Animation (canale127 di Sky tutti i mercoledì alle 22,50) una serie a cartoni animati, ma rigorosamente per adulti, che negli Usa fa molto discutere: Bordertown. La trama, politicamente scorrettissima, ha al centro due famiglie che vivono a Mexifornia, fittizia cittadina texana, brutta, desertica e appiccicata al confine con il Messico. I due personaggi principali sono Bud Buckwald, un agente di frontiera poco incline a veder stravolgere il suo stile di vita dai «mangia tortillas», e il suo vicino, Ernesto Gonzalez, un immigrato felice di vivere con la propria famiglia negli Usa e desideroso di far fortuna e carriera. Il conflitto ovviamente è garantito. E a peggiorare le cose c'è una versione etnica e sgarrupata della vicenda di Romeo e Giulietta. La figlia di Bud, Becky, decide di sposare J.C., il nipote di Ernesto appena rientrato a Mexifornia dopo il college (mentre il figlio di Bud è un vero troglodita). La storia tra i due viene però distrutta dall'approvazione di una legge anti-immigrazione (la «Show me your papers law») che porta all'immediata deportazione in Messico di J.C.. E i guai proseguono nelle puntate seguenti quando al confine viene costruito un muro.
La serie, prodotta da Seth MacFarlane, golden boy dell'animazione comica (I Griffin e American Dad), simpatizza ovviamente per i nuovi arrivati e mette alla berlina l'America Wasp. Però lo fa con un umorismo corrosivo che non risparmia anche i messicani. In Italia, dove regna il politicamente corretto, non si potrebbe scherzare in questo modo sul tema. Purtroppo, verrebbe da dire...FuoriSerie
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