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Vi piacciono le ambientazioni di frontiera? L'epica del cacciatore solitario? Avete amato film come Corvo Rosso non avrai il mio scalpo o il più recente Revenant con Leonardo DiCaprio? Se sì, vi piacerà Frontiera, da poco reso disponibile in Italia dalla piattaforma Netflix. La trama è esattamente quella che potete aspettarvi (e non sempre nei prodotti di genere è un male). La vicenda, ambientata alla fine del Settecento, ruota attorno alle avventure (piuttosto sanguinarie) di Declan Harp, interpretato da Jason Momoa. Harp è un fuorilegge meticcio, per metà irlandese e per metà indiano, che si scontra con la Compagnia della Baia di Hudson per cercare di infrangere il monopolio del commercio di pellame. La storia di Harp si incrocia e si scontra con altre diverse storyline: prima fra tutte quella di Michael Smyth (Landon Liboiron), un giovane ladruncolo irlandese alla continua ricerca di un modo per sopravvivere, che viene assoldato da Lord Benton (Alun Armstrong) della Compagnia di Hudson per spiare e stanare Harp. L'ambientazione storica è molto ben curata, a un livello soltanto qualche anno fa impensabile per una serie, e anche i colpi di scena che servono a mantenere viva la trama ci sono tutti. Però il risultato è un po' sotto le aspettative. Si tratta di un prodotto di qualità e si fa guardare volentieri. Ma decolla un po' lentamente e alla fine manca, in più casi, della capacità di dare spessore emotivo ai personaggi.

Insomma, alla fine rimane una cosa adatta agli amanti del genere, non una fiction imperdibile.

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