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La storia e la scienza hanno a disposizione ormai un sacco di canali tematici. Uno di quelli che sta inanellando la programmazione più riuscita è Focus (canale 35). Tra gli altri programmi ha in onda anche una miniserie storica in due episodi (non perdetevi le repliche) intitolata Erode il Grande. A metà tra il documentario e la docufiction il programma proietta il pubblico nel regno di Giudea trasformato in protettorato romano e indaga uno dei personaggi più controversi di quegli anni, Erode Ascalonita (73 a.C. -4 a.C). Questo personaggio, che noi conosciamo soprattutto dal racconto evangelico di Matteo, fu protagonista del controverso massacro degli innocenti sulla cui realtà gli storici dibattono ancora. Di certo Erode fu un uomo di potere e di grande scaltrezza. Non di origine ebraica, suo padre Erode Antipatro era un edomita, salì al trono sfruttando l'appoggio dei romani e non esitò a eliminare qualsiasi ostacolo ai suoi piani di potere. Una contabilità minima deve elencare tra le vittime almeno: una moglie, tre cognati, una suocera, tre figli e alcune centinaia di oppositori. Tanto che lo stesso Augusto ebbe a dire: Augusto, ebbe a dire: «È meglio essere il maiale di Erode piuttosto che uno dei suoi figli». Eppure esiste anche un altro lato della personalità di questo monarca colto e cosmopolita: fece edificare le città di Cesarea marittima, di Sebaste e le possenti fortezze di Masada, Macheronte e l'Herodion, oltre a ingrandire e abbellire la stessa città di Gerusalemme.

La miniserie esamina tutti i lati della complessa personalità di questo «sanguinario architetto» del potere.

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