Maurizio Acerbi
«C'era una volta.... - Un re! diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno». Inconfondibile inizio di Pinocchio, apparso, nel 1881, a puntate, sul Giornale dei bambini. A distanza di 135 anni, il cinema si interessa di nuovo alla favola di Collodi con un doppio progetto. Il primo, più atteso, sarà il Pinocchio diretto da Matteo Garrone, che vedrà il ritorno, sul grande schermo, di Roberto Benigni, nei panni di quel Geppetto che, nella serie televisiva di Comencini, furono indossati da Nino Mandredi. «Girare finalmente Pinocchio e dirigere Roberto Benigni sono due sogni che si avverano in un solo film ha dichiarato Matteo Garrone . Con il burattino di Collodi ci inseguiamo da quando, bambino, disegnavo i miei primi storyboard. Anche con Benigni è stato un inseguimento iniziato molto tempo fa. Avere finalmente l'opportunità di lavorare insieme è per me un'occasione straordinaria». Benigni ha aggiunto: «Un grande personaggio, una grande favola, un grande regista: fare Geppetto diretto da Matteo Garrone è una delle forme della felicità». Le riprese di Pinocchio inizieranno nei primi mesi del 2019.
Guillermo del Toro, invece, pare aver trovato i fondi, grazie a Netflix, per realizzare la sua personale versione della
fiaba. Sarà un musical animato realizzato in stop motion, con un Pinocchio antifascista che si muoverà nell'Italia di Mussolini. «Un'anima innocente maltrattata da suo padre, perso in un mondo che non riesce a comprendere».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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