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Un giallo divertente ma sofisticato. Cosa c’è dietro il successo di "Only Murders in the Building"

Dal 31 agosto in streaming su Disney+ c'è Only Murders in the Building, la serie con Selena Gomez e Steve Martin su un omicidio misterioso nel cuore dell'Upper West Side. Ogni martedì gli episodi della prima stagione

Un giallo divertente ma sofisticato. Cosa c’è dietro il successo di Only Murders in the Building

In un panorama televisivo così affollato è impossibile trovare una serie che sia divertente ma che possa essere brillante, introspettiva e accattivante. Alcune eccedono nella comicità e si perdono in riletture complesse e drammatiche della società in cui viviamo; altre, invece, riescono a farsi strada in un universo mediale in continuo movimento, trovando spazio in tv e regalando al pubblico un’esperienza unica nel suo genere. Come succede in Only Murders in the Building, nuova serie tv di Disney+, disponibile su Star dal 31 agosto con i primi due episodi dei dieci previsti (i restanti arrivano a rilascio settimanale tutti i martedì).

Nessuno avrebbe mai scommesso nel suo incredibile successo, eppure una settimana dopo il debutto, resta una delle serie tv più viste e commentate in rete. Ha ricevuto persino il 100% di critiche positive dalla stampa estera, diventando "la serie più bella di questa lunga estate". Creata e prodotta da Steve Martin, con l’aiuto di Selena Gomez e Dan Fogelman (conosciuto negli Usa per le sue doti da comico), Only Murders in the Building è un concentrato di ironia e di eccentricità, una serie che miscela il crime drama, alla soap-opera e alla commedia più pura. Un trittico che è diventato poi la sua caratteristica vincente.

Un omicidio nel cuore di New York, la trana di Only Murders in the Building

Nell’Upper West Side la vita scorre calma e serena, avvolta da una routine leggera, che coccola gli abitanti di un lussuoso edificio situato a pochi passi da Central Park. La vicenda si sofferma in special modo su tre inquilini, molto particolari, del condominio. Steve Martin è Charles-Haden Savage, ex attore sul viale del tramonto. Martin Short è Oliver Putman, produttore di Broadway sfacciato, impudente ma senza un soldo in tasca. Selena Gomez, idolo dei teenager, è Mabel Mora, donna dal passato tormentato, arrivata nell’edificio in circostanze misteriose. Tutti e tre sono uniti da una sfrenata passione per i crimini e un podcast che parla di omicidi.

Da estranei diventano amici, confidenti e anche loro autori di un podcast nel momento in cui si trovano a indagare sulla morte sospetta di un giovane che viveva nel loro stesso edificio. La polizia archivia il caso come suicidio, ma la scelta non convince i tre novelli detective. In questa avventura al limite dell’assurdo, piena densa di colpi di scena, Charles spera di trovare una nuova ragione di vita, Oliver cerca di rilanciare la sua carriera, e Mabel è l’unica che si trova costretta a fare i conti con il passato, riannodando i fili della sua vita.

Tre generazioni a confronto per un giallo sofisticato ma divertente

Con una struttura narrativa semplice ma di grande impatto, la serie tratteggia una storia in bilico costante tra drama e commedia senza perdere la sua identità. Diverte, perché la vicenda è carica di battute graffianti e a doppio senso. Appassiona, perché la storia arriva subito al dunque, disseminando nella cornice del racconto tutti i pezzi fondamentali del puzzle.

Mette in scena un’indagine poliziesca satirica, tesa e coinvolgente ambientata sotto il cielo terso di una New York patinata e alla moda. Il racconto, che prosegue spedito fin dalle prime battute, regalando al pubblico una storia mozzafiato, è reso tale grazie all’alchimia dei tre protagonisti. Di età e di estrazione sociale differente, Charles, Mabel e Oliver riescono comunque a trovare un equilibrio tra di loro e a trovare il modo di comunicare, adattandosi l’uno al carattere dell’altro. Sicuramente a vincere è il personaggio di Mabel, perno della vicenda e del mistero di fondo, tratteggiata come una donna sola e in cerca del suo riscatto. Ma da antologia sono anche i siparietti tra Charles e Oliver, che impreziosiscono la vicenda di un gustoso sapore old-fashion.

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Le ragioni dietro il successo. Perché vedere Only Murders in the Building

Nulla di originale all’orizzonte, questo pur è vero. La serie, però, funziona perché miscela audacemente i meccanismi più particolari di un crime drama, e perché modernizza le dark comedy degli anni ’30. A primo impatto, sembra di vedere una versione pop e cool di Signori, il delitto e servito, storico film con Tim Curry. O una versione ancora più scanzonata di A qualcuno piace caldo, oppure una rivisitazione a tratti comica di Indovina chi viene a cena. E qui che si trovano le ragioni del suo successo. Facendo leva su meccanismi già abbastanza conosciuti, Only Muders in the Building propone una rilettura intensa e brillante di una cinematografia che si è persa nel tempo. Da vedere perché è una serie che diverte con gusto e che regala una vicenda intelligente e per nulla banale, inanellando un colpo di scena di dopo l’altro.

Una serie con elementi autobiografici, tutte le curiosità

Annunciata nel gennaio del 2020, lo show è entrato in produzione solo un anno dopo a causa delle restrizioni legate al Covid. Nonostante ciò, le riprese sono durate appena quattro mesi. All’inizio non era prevista la partecipazione di Selena Gomez. Steve Martin, infatti, aveva in mente di un cast composto di soli attori anziani e sul viale del tramonto. Quando la Gomez ha letto la sceneggiatura è rimasta rapita, e ha chiesto di essere coinvolta nel progetto. Ma non è tutto.

Martin ha inserito tanti elementi biografici nel tratteggiare il suo personaggio. Come quello legato ai suoi capelli che si sono ingrigiti prima del tempo già quando era molto giovane. E poi, durante le riprese, la Gomez è stata tampinata dai tabloid perché in molti avevano ipotizzato di una sua relazione con Julian Cihi, il residente dell’edificio trovato morto. In realtà nulla di tutto questo è vero.

L’attrice ha diviso molti momenti insieme al collega di set perché è un personaggio fondamentale per la risoluzione del mistero.

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