Prendete un uomo di fascino come John Turturro, affiancategli come coprotagonista il miglior Woody Allen degli ultimi anni e aggiungete un trio femminile composto da Sharon Stone, Sofia Vergara e Vanessa Paradis. Otterrete una commedia non scoppiettante come il cast potrebbe suggerire, ma con una gradevolezza vellutata e particolare.
Girato con sensibilità e intelligenza, "Gigolò per caso", quinta regia dell'italoamericano Turturro, è ambientato in una New York multietnica e racconta in maniera misurata e intima il bisogno di contatto fisico ed emotivo (di cui le attenzioni a pagamento sono l'iperbole) di un'epoca, la nostra, in cui le relazioni umane sono sempre più rarefatte.
Il libraio Murray (Woody Allen) è in difficoltà a causa della crisi economica e decide di reinventarsi "pappone" convincendo l'amico Fioravante (John Turturro), anche lui finanziariamente in cattive acque, a vestire i panni di gigolò. Gli affari vanno molto bene finché le clienti sono danarose donne insoddisfatte (Sharon Stone e Sofia Vergara), ma si complicano quando l'amore fa capolino all'orizzonte nelle sembianze della pudica vedova di un rabbino (Vanessa Paradis).
Da circa un decennio Woody Allen non si lasciava dirigere da un altro regista; il personaggio che interpreta sembra uscito da alcune sue commedie d'antan, tanto è ironico, nevrotico e munito di battute che è difficile credere non siano state scritte da lui.
La verve dialettica e la comicità arguta del suo Murray fanno da contraltare alla riservatezza cortese e taciturna di Fioravante che, pur non essendo bello in senso classico, conquista ogni tipo di donna grazie alla sua capacità d’ascoltare e di cogliere la personale melodia interiore di chi ha davanti. L'atmosfera è carezzevole e il film scorre liscio tra qualche luogo comune, elegante tenerezza e freddure divertenti, senza mai perdere un delizioso retrogusto malinconico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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