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Giovanni Allevi racconta il distacco della retina: "Ho continuato a suonare sul palco. Mi sono sentito un eroe"

Il pianista e compositore italiano di fama internazionale ha accusato un grave problema alla vista, mentre stava esibendosi in Giappone

Giovanni Allevi racconta il distacco della retina: "Ho continuato a suonare sul palco. Mi sono sentito un eroe"

Il pianista e compositore italiano di fama mondiale, Giovanni Allevi, ha concesso un'intervista esclusiva a Il corriere della sera. E nel corso del suo ultimo intervento, rilasciato in vista dell'inzio del suo tour estivo, il Piano Solo Tour 2019, l'artista ha confidato di aver deciso di esorcizzare la paura provocatagli da un grave problema accusato alla vista. Giovanni Allevi ha infatti fatto sapere che tornerà quest'estate in Giappone, dove si è sottoposto ad un'operazione molto delicata: "Nel 2018 ho fatto un tour che è passato proprio per Miyazaki, la città dove sono stato operato: in prima fila in teatro c’era tutto lo staff medico, assieme al giovane e bravissimo dottor Nakahara, che ha eseguito l’intervento. Quest’estate torno al Teatro di Kagoshima, dove ho avuto il distacco di retina e il coro polifonico della città ha preparato per me una sorpresa da brividi: eseguirà in prima assoluta una mia composizione dal titolo Vocalise. Quel palco per me è sacro, il luogo in cui ho scoperto che la fragilità è la nostra forza".

Giovanni Allevi e il tour in Giappone

Il cantante ha recentemente subito un improvviso distacco della retina, che ha voluto affrontare con coraggio, continuando ad esibirsi sul palco dove ha accusato il suo problema alla vista:"Sin dal momento del distacco di retina, in pieno concerto, mi sono sentito un eroe: ho continuato a suonare sapendo di compromettere la mia situazione e l’ho fatto per amore della musica. Poi però quella notte, alla vigilia dell’operazione, con il campo visivo che si restringeva fino a zero, ho avuto un momento di terrore. Mi sono alzato per andare nella hall dell’hotel a guardare, più intensamente possibile, un’antica ceramica giapponese, temendo che sarebbe stata l’ultima immagine percepita dal mio occhio sinistro (con il destro ho seri problemi da anni). Intanto i social sono diventati un tripudio di speranza e auguri. La notizia dell’operazione ha fatto il giro del mondo ed ho ricevuto un’incredibile ondata di affetto. Un’infermiera dell’ospedale mi ha fatto dono di una ghirlanda di gru origami come auspicio per una pronta guarigione, la conservo ancora gelosamente".

Il messaggio che l'artista si sentirebbe di lanciare a chi dovesse trovarsi in una situazione simile alla sua? "L’esortazione è quella di bere molta acqua e di non sottovalutare i fosfeni, i lampetti di luce che anticipano di diverse ore un possibile distacco - ha dichiarato Giovanni Allevi, per tutti i suoi fan e

non -. Il consiglio filosofico, invece, è quello di accettare le difficoltà, perché possono aprirci a prospettive più vaste. In fondo un vero innovatore, per guardare lontano, non deve vedere troppo bene da vicino".

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