Cultura e Spettacoli

"Godzilla vs Kong", successo mostruoso. E spunta anche un po' di pietà... umana

Incassati 285 milioni di dollari in una settimana. Da noi arriverà in sala

"Godzilla vs Kong", successo mostruoso. E spunta anche un po' di pietà... umana

Alla faccia di tutti quelli che vedono, con l'arrivo dei film in Internet, la fine delle sale cinematografiche. Il risultato sorprendente di Godzilla vs. Kong è lì a smontare ogni supposizione. Nella prima settimana di programmazione, infatti, il kolossal, tra Usa e resto del mondo, ha già incassato più di 285 milioni di dollari (a fronte di un costo di 175 milioni), nonostante la programmazione, in contemporanea, su HBO Max dove, tra l'altro, ha fatto il record di spettatori.

Insomma, queste cifre dimostrano come un film possa tranquillamente girare, sia nelle sale, sia a pagamento in tv, senza risentirne. È il futuro del cinema, bellezza. Certo, non si devono fare confronti con i dati pre Covid, ma se, per la ripartenza, Hollywood doveva affidarsi a questo monster movie, la speranza è stata ben riposta. Non è la prima volta che i due mostri si ritrovano a battagliare nella stessa pellicola, ma certo, questo era lo scontro più atteso. E qua, i due se le danno di santa ragione, con un «ma». Una delle scene più toccanti, infatti, è quella in cui si vede Godzilla che, dopo aver atterrato Kong, potrebbe farlo fuori facilmente con il suo ruggito radioattivo. Si avvicina, lo guarda negli occhi, ringhia, fuma e poi si allontana, come a dire «siamo nemici, sì, ma senza di te che gusto c'è?». Questo è un po' il riassunto di una operazione davvero rischiosa, che però Warner Bros. e Legendary Pictures portano a casa in maniera brillante. Del resto, tutta la preparazione era stata fatta a dovere, con la creazione di quel Monsterverse, inaugurato da Godzilla (2014, Gareth Edwards) e poi proseguito con Kong: Skull Island (2017, Jordan Vogt-Roberts) e Godzilla: King of the Monsters (2019, Michael Dougherty) che confluisce in questo quarto capitolo da resa dei conti, con finale che lascia però trasparire nuove puntate.

La trama è semplice. King Kong viene «ingaggiato» per trovare una fonte di energia, al centro della Terra, utile per alimentare quel Mechagodzilla che i cattivoni della Apex Cybernetics stanno assemblando, nonostante il giramento di scaglie di Godzilla. Il tutto per far convogliare i tre titani a Hong Kong a menarsi, mentre i grattacieli vengono giù che è un piacere, per la gioia dei palazzinari. Il trionfo di effetti speciali rende il film una vera goduria da vedere sul grande schermo, meglio in IMAX. Il livello dei dettagli è impressionante e il ritmo incalzante finisce per assorbire lo spettatore. Del resto, in meno di due ore (clamoroso, per un kolossal), occorre portare avanti due storie in parallelo, fino alle botte finali, e non si può perdere tempo in tante sottotrame che, onestamente, poco interesserebbero ai fan. Infatti, a essere penalizzati sono gli attori e i loro personaggi, ridotti quasi a macchiette per assecondare i titani. Non si sa quando il film sarà visibile legalmente in Italia (gira da qualche giorno sui siti pirata, sottotitolato in italiano).

Probabile che l'arrivo sia in sala (quando e se riapriranno), sia, in contemporanea, su Sky.

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