La guerra dei mondi che portò (quasi) a una strage

La guerra dei mondi è un film di Steven Spielberg con Tom Cruise, che arrivò anni dopo lo spettacolo di Orson Welles che mandò nel panico gli Stati Uniti d'America

La guerra dei mondi che portò (quasi) a una strage

La guerra dei mondi è il film di Steven Spielberg che va in onda questa sera, in seconda serata, alle 23.12 su Italia 1. La pellicola è la trasposizione dell'omonimo romanzo del 1897 firmato dallo scrittore di fantascienza H.G. Wells. Secondo Coming Soon, per Spielberg era fondamentale mantenere il massimo riserbo su molte componenti del film, al punto che tenne segreto l'aspetto degli alieni sia al cast che alla troupe fino alla fine delle riprese.

La guerra dei mondi, la trama

Ray Ferrier (Tom Cruise) è un uomo che lavora come operaio portuale e vive nella periferia del New Jersey. La sua vita è alquanto comune: lavoratore, Ray ha divorziato dalla moglie (Miranda Otto) e riesce a vedere i figli Rachel (Dakota Fanning) e Robbie (Justin Chatwin) solo una volta al mese. Quando finalmente arriva il momento di stare coi suoi figli, qualcosa di incredibile manda all'aria qualsiasi programma. Ray, infatti, si accorge della presenza di una grande nube all'orizzonte, dalla quale piovono delle saette che sono in grado di mettere a tacere tutte le apparecchiature elettriche e gran parte della tecnologia umana.

Alla ricerca di risposte a questo strano evento, Ray si avventura verso il centro per scoprire che nella strada si sono aperte enormi voragini, dalle quali escono delle macchine aliene capaci di distruggere tutto. Ray, allora, decide di scappare insieme ai figli, dopo aver raccolto del cibo e una pistola per potersi difendere. Quello che Ray ancora non sa è che il suo viaggio per la sopravvivenza diventerà una vera e propria guerra, al punto da spingerlo a unirsi ai militari per combattere gli alieni e avere la possibilità di salvare la vita dei figli.

Il caso Orson Welles

La guerra dei mondi di Steven Spielberg non è il primo tentativo di trasporre l'opera di H.G. Wells, né il più famoso. Nella storia, infatti, è rimasto intatto il ricordo della trasmissione fatta dal regista e artista Orson Welles negli anni '30 che portò gli Stati Uniti sul baratro di un'ondata di panico che avrebbe potuto avere conseguenze catastrofiche. Come ricostruisce History, la trasmissione radio in questione venne mandata in onda il 30 ottobre 1938, alla vigilia di Halloween. Lo spettacolo radiofonico ebbe inizio alle otto di sera, che all'epoca rappresentava la prima serata dell'era d'oro della radio. Orson Welles cominciò con una introduzione parlata, poi passò il microfono a un annunciatore che aveva il compito di leggere il meteo. Un attimo dopo, la stessa voce invitò gli ascoltatori ad ascoltare la musica di Ramon Raquello dalla Meridian Room dell'Hotel Park Plaza di New York. La musica venne poi interrotta bruscamente con la notizia che un tale "professor Farrell del Mount Jenning Observatory" aveva rilevato strane esplosioni sul pianeta Marte.

A quel punto venne fatta ripartire la musica, solo per interromperla di nuovo per annunciare agli ascoltatori che un meteorite era caduto nel campo di una fattoria di Grovers Mills, nel New Jersey. Presto dalla radio si diffuse la voce di un altro conduttore che si era recato sul luogo dell'impatto e che cominciò a descrivere un marziano che era emerso dalla terra grazie a un cilindro metallico. "Cielo, cos'è? Qualcosa si dimena nell'ombra, sembra... sembra un serpente grigio. Ora eccone un altro. E un altro. E un altro ancora. Mi sembrano tentacoli... Ora riesco a vedere il corpo della cosa. È grande, grande come un orso. Luccica come se fosse pelle bagnata. È... è... Signori, è davvero indescrivibile. Riesco a malapena a costringermi a continuare a guardarlo. È terribile. Gli occhi sono neri e brillano come quelli di un serpente. La bocca è una specie di V con la saliva che gocciola da labbra senza contorni che sembrano fremere e pulsare".

Il racconto continuò con la descrizione di una macchina a raggi laser che uccise tutti gli umani presenti sul sito dell'impatto. Secondo la voce alla radio, gli alieni riuscirono ad abbattere 7000 soldati prima di rilasciare un gas velenoso, mentre altri "cilindri" alieni atterravano a Chicago e St. Louis. Orson Welles, con i suoi effetti sonori e grazie alla sua squadra di attori, riuscì a rendere lo spettacolo così realistico da suscitare il panico in chiunque fosse all'ascolto. Secondo Sky History, infatti, la paura cominciò a diffondersi per tutti gli Stati Uniti. In New Jersey molti cittadini decisero di mettersi in viaggio sulle autostrade per cercare una possibile via di fuga, mentre altre persone intasarono le linee della polizia per chiedere delle maschere antigas. Ci fu anche chi chiamò le società elettriche per chiedere di staccare il servizio affinché gli alieni non vedessero le luci nelle case. Una donna entrò in una chiesa di Indianapolis dove era in atto una Messa e urlò: "New York è stata distrutta. È la fine del mondo. Correte a casa e preparatevi a morire".

Molte ricostruzioni degli eventi parlarono anche di come lo spettacolo radiofonico spinse alcune persone a commettere suicidio per sfuggire alla minaccia aliena, ma secondo Sky History nessuna di queste ricostruzioni è stata confermata da fonti ufficiali. Quando Orson Welles venne raggiunto dalle news locali e vide quello che il suo spettacolo radiofonico stava creando, decise di prendere la situazione in mano. Parlò direttamente ai microfoni della stazione della CBS ricordando agli spettatori che si trattava di uno spettacolo radiofonico di finzione. La Federal Communications Commission investigò sul programma, ma nessuna legge era stata infranta e il network si limitò ad avere un "rimprovero" e un invito ad essere più attenti in futuro.

Per Orson Welles, invece, lo spettacolo radiofonico fu una svolta: attirò l'attenzione di Hollywood e pochi anni più tardi, nel 1941, diresse, scrisse e produsse quello che, ancora oggi, è considerato uno dei film più importanti della storia del cinema, Quarto potere.

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