È una delle grandi dame della tv italiana, e ha fatto del sorriso un’arma per scardinare le porte di casa delle spettatrici. Si accomoda direttamente nei milioni di salotti, e parla del più e del meno. Solo che da qualche tempo gli ordini di scuderia sono di parlare decisamente... del più. In un cassetto il gossip e le news dalla rassicuranti tinte rosa, archiviati i profili e i commenti sui concorrenti del Gieffe, Barbara d’Urso ha confezionato con la redazione scalette fitte di cronaca: terremoti, terrorismo, articolo 18, Equitalia e via aggrottando (le sopracciglia). Praticamente, un complotto ai danni del suo sorriso e della sua solarità. Ma siccome non si è d’Urso per caso, da grande professionista quale è la conduttrice di Pomeriggio Cinque non ha battuto ciglio e ha invece battuto i tacchi 12: l’editore era stato chiaro mesi fa, indicando come priorità un «aumento della cronaca». Ora la cronaca resta, anzi aumenta ulteriormente. Ma Barbara va.O meglio:va (in vacanza) e ritorna. Da ieri infatti Pomeriggio Cinque ha un nuovo orario (alle 14,45) e una nuova conduttrice: è Alessandra Viero, volto noto di TgCom24 dopo l’esperienza al Tg4.
Signora d’Urso, è pronta per una meritata vacanza?
«Certo che sì. L’Azienda come al solito con me è stata comprensiva. Dopo nove mesi in cui ho lavorato tutti i santi giorni, ora ho due mesi nei quali ricaricherò le batterie. Quattro giorni a Capri, in assoluto relax. E poi in campagna, in Toscana».
Qual è il bilancio della stagione di Pomeriggio 5.
«Super-positivo. Da gennaio c’è stato questo cambio di rotta, con un approfondimento netto dei fatti di cronaca. Informazione, politica e persino economia: non dico che non sia stato duro all’inizio. Se prima mi presentavo in redazione alle 10 e leggevo 3 quotidiani, ora ci vado alle nove e ne leggo sette o otto».
Equitalia, Articolo 18, perfino il terremoto, un bel salto dal gossip e dalle analisi «caratteriali » sui personaggi del Grande Fratello...
«Senza dubbio. Ma la scommessa è stata vinta, mi sembra. Gli ascolti sono rimasti di assoluta qualità. Senza dimenticare che il digitale ha cambiato tutti i parametri. In studio abbiamo avuto ospiti illustri, ministri, politici, opinionisti del calibro di Gianni Riotta».
Spiegare la liberalizzazione o l'articolo 18 alla «sciura Maria » è roba da far tremare i polsi, però. Sente di esserci riuscita?
«Spero proprio di sì. Il vantaggio per gli spettatori era che anch’io dovevo capire, soprattutto sui temi di economia che mettono a dura prova quasi tutti, e dunque sono ricorsa a un taglio divulgativo che ha funzionato. Per me, professionalmente è stato molto gratificante».
Il suo ritorno a Pomeriggio 5 è atteso per settembre. Però il programma prosegue con Pomeriggio Cinque Cronaca : condivide la scelta di continuare? E la scelta di Alessandra Viero per la conduzione?
«La scelta di uno spin off del programma la sostenevo da tempo. Alessandra mi sembra perfetta, è una bravissima giornalista che darà un taglio adatto alla cronaca. L’ho abbracciata e le ho fatto in bocca al lupo, ho anche seguito una mezzora in regia».
Nessun fastidio dunque a vedere la sua barca veleggiare con altro timoniere?
«Ma dai. Noi di Videonews siamo un gruppo compatto, siamo uniti e, come dico sempre, guai a chi me li tocca. Siamo pochi e agguerriti. Se penso a quando abbiamo quattro anni fa, in 5 metri quadrati con un tavolino... Io tornerò il 10 settembre e, se posso citare un mio libro, torneremo... Più forti di prima ».
A proposito di libri, ne scriverà altri? Mondadori con le sue vendite sembra sorridere...
«Devo dire che sono la prima a stupirmi del successo. Ogni titolo di quelli che ho scritto fino ad oggi ha ben venduto. Loro sono contenti, e io ci ho preso gusto.
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